Monterotondo – L’avanzo dei tre milioni c’è, ma solo sulla carta. Quei soldi “intoccabili”

L’avanzo d’amministrazione ammonta a 3milioni e 365mila euro, ma non si può toccare. Lo si legge chiaramente nella relazione al rendiconto di gestione per l’esercizio 2013 approvata dalla giunta comunale lo scorso 25 febbraio. Di questi soldi, neanche un centesimo può essere utilizzato. Questo perché “Il risultato positivo di amministrazione diventa una risorsa effettivamente spendibile solo se -a monte di questo valore – esiste una situazione di effettivo equilibrio generale, mentre gli elementi contabili che ne impediscono al nostro Ente l’applicazione sono il volume dei residui attivi e dei crediti di dubbia esigibilità conservati in bilancio”. Insomma è vero che l’oculata gestione ha permesso il risultato di un avanzo di amministrazione positivo, ma l’assenza di un “effettivo equilibrio generale” e la presenza in bilancio di “crediti di dubbia esigibilità” non ne consentono l’utilizzo, come tra le altre cose già spiegato dall’assessore Ruggero Ruggeri. “L’impiego di questo avanzo di amministrazione effettivamente non realizzato, e cioè l’utilizzo concreto di una fonte di finanziamento addizionale che esiste solo sulla carta, determinerebbe un immediato peggioramento dell’equilibrio sostanziale del bilancio in corso”.
Quei soldi esistono, certo, ma solo sulla carta. Ma come si  compone questa voce? La maggior parte –  2 milioni e 064mila euro – arrivano dalla gestione dei residui di vari crediti inseriti nel bilancio. Tra questi 3milioni di trasferimenti correnti della Regione non ancora arrivati; 1 milione e 114mila euro che dovrebbero arrivare dalla Provincia e da altri comuni; oltre ai vari proventi dei servizi pubblici, tra cui la Tia 2009-2012 per 2milioni e 258mila euro, crediti della mensa e dallo scuolabus per 934.264mila euro, più di 4milioni di trasferimenti dallo stato per 4milioni e 724mila euro e di oltre 7 milioni dalla Regione Lazio.

 

Intervista all’assessore al Bilancio del PD Ruggero Ruggeri

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Ruggero-Ruggeri“Non c’è nessun buco Ma solo un momento di scarsa liquidità”

“Ho letto troppe inesattezze a commento dell’articolo di Tiburno, soprattutto sul web. Non c’è nessun buco nelle casse del Comune di Monterotondo. Ci troviamo ad attraversare un momento difficoltà con la liquidità, ma non c’è niente più di questo. Basterebbe pensare che abbiamo pagato tutti, fornitori compresi, per fatture fino al 31 dicembre 2013. Pochi altri enti locali ci riescono”.
L’assessore al bilancio Ruggero Ruggeri vuole rassicurare che la situazione economica del Comune è stabile. Il disavanzo di 3 milioni di euro illustrato da Tiburno nell’uscita del 25 febbraio è dovuto soprattutto al taglio dei trasferimenti da parte dello Stato e per un credito che il Comune ha nei confronti della Regione di ben 5 milioni e 800 mila euro di spesa corrente, ancora da incassare.
Nell’articolo in questione veniva illustrato come la difficoltà di cassa avrebbe potuto impedire la chiusura del Bilancio di previsione e aveva determinato più di 900mila euro per fornitori di beni e servizi fermi in banca, che non potevano essere liquidati per mancanza di soldi.  A questi andavano  aggiunti 2 milioni e mezzo di euro di liquidazioni bloccate nei cassetti del Servizio finanziario del Comune per la stessa ragione. Una situazione definita molto difficile.
Nessun problema strutturale, spiega però Ruggeri, ma una difficoltà momentanea che verrà superata. Tanto che, anticipa Tiburno, proprio nella giornata di ieri, lunedì 10 marzo, si è tenuto un incontro tra Ruggeri e l’assessore Alessandra Sartore sollecitato nelle ultime ore, nel tentativo di sbloccare lo stallo con la Regione Lazio almeno su una parte del “tesoretto” di quasi 6 milioni di euro.
“Le ragioni che ci hanno portato a questo punto sono sostanzialmente tre – spiega Ruggeri – Primo: i proventi dell’Imu 2013 sulla prima casa, poi abolita dal governo, sono stati restituiti solo parzialmente ai Comuni;  Due: la Tares, ovvero l’imposta sui rifiuti. Quest’anno i cittadini hanno pagato tramite F24 e lo Stato ha trattenuto il 3 % di un’imposta totalmente comunale; Tre: i 5.800.000 euro di spesa corrente che il Comune deve ricevere dalla Regione Lazio. Non sono esattamente noccioline e noi contiamo di sbloccarla. Insomma non c’è nessun buco, anzi: abbiamo rispettato il  Patto di stabilità e c’è un avanzo di bilancio di 3 milioni di euro per le minori spese effettuate. E’ vero: ci sono delle fattuare non pagate, ma riguardano solo quelle emesse dal primo gennaio ad oggi. Un ottimo risultato, dati i tempi di crisi in cui viviamo”.

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