GUIDONIA – “Eshan nel mare”, Mario Eleno Fedeli vince il Premio Letterario Nazionale

La storia di un poeta fuggito dalla dittatura. La dedica a chi non è sopravvissuto al viaggio dall’Africa

Si intitola “Eshan nel mare”, racconta la storia di un intellettuale in fuga attraverso il Mediterraneo dal regime totalitario africano per raggiungere la libertà in Europa.

E’ il racconto vincitore della quarta edizione del Premio Letterario Nazionale “Mille parole per una foto” organizzato dalla ANCoS Aps di Napoli, un evento nell’ambito del Progetto integrazione intergenerazionale e di diffusione della cultura e della socialità “Paideia” che ha riunito talento, creatività e passione per l’arte della scrittura e della letteratura.

Mario Eleno Fedeli di Montecelio col premio letterario vinto a Napoli

Autore di “Eshan nel mare” è Mario Fedeli, 40 anni, meglio noto col nome d’arte di “Mario Eleno”, scrittore, attore, regista teatrale e traduttore originario di Montecelio, il borgo medievale del Comune di Guidonia dove è Direttore Artistico del Teatro Chisciotte (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

Venerdì 19 aprile alle ore 17, presso Palazzo Venezia nel centro storico di Napoli, si è tenuta la premiazione, alla presenza al Presidente Nazionale di ANCoS Enrico Inferrera, con la consegna di targhe e buoni libro del valore di 200 euro come simbolo del riconoscimento per il loro straordinario talento e impegno.

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Mario Eleno Fedeli insieme a 4 lettrici presenti alla premiazione

Eleno Mario Fedeli si è classificato primo nella Categoria Over 18 con il racconto “Eshan nel mare” davanti a Silvana Fumo con “Gerardo fra le stelle” e Alberto Libeccio autore del testo “Chi se ne va che male fa”.

“Il racconto, che si “espande” in frasi eleganti e coinvolgenti, segue con particolari narrativi di forte effetto la vicenda triste di un incompreso poeta, fuggito dal regime totalitario per difendere la propria libertà di espressione e di sentire – sono le motivazioni della GiuriaUn poeta che ama il libro delle quartine di Omar Khyyam e vive di poesia e di mare. Per questo solo il mare potrà essere la sua tomba, il mare che è simbolo di infinito, il mare che è simbolo di libertà. Dolce, ma insieme decisa la prosa che segue le vicende di Eshan”.

“È il primo riconoscimento che mi giunge dalla città di Napoli e comprenderete, siccome ne sono innamorato, la mia felicità. Ringrazio la Giuria del Premio e il Presidente di ANCoS Enrico Inferrera che da quattro anni organizza questo importante concorso”, ha detto Fedeli, già vincitore in passato di vari premi letterari con il suo primo romanzo “Tabaccheria” e col racconto “Nella città di Genova”.

“Il racconto “Eshan nel mare” – ha spiegato l’autore – è una sintesi di molte storie che ho raccolto per strada durante gli ultimi anni. In Eshan c’è il mio amico lavavetri marocchino Larbi, ci sono Uzochi e Uzowa fratelli nigeriani che fanno i parcheggiatori a Fuorigrotta, c’è il mio amico poeta palestinese Ashraf Fayadh che ha scontato dieci anni di galera e sopportato 100 frustate al giorno per aver scritto un libro di poesie, c’è l’altro mio amico poeta pakistano Umeed Ali che vende i libri per strada come faceva il vecchio Walt Whitman, c’è il mio amico film-maker libico Khalifa Abo Khraisse figlio d’una terra violentata dal colonialismo prima e dalla dittatura poi, e ci sono quelli che chiamo “gli abitanti del Paese sotto il mare”, quelli che non ce l’hanno fatta a sopravvivere al viaggio dall’Africa verso l’Europa, il mio pensiero va a loro nell’abisso del Mediterraneo e dedico il Premio a tutte le persone che ho ricordato”.

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