Asl Rm5, protestano gli addetti alle pulizie: “Senza stipendio e 14esima”. Igiene ospedali a rischio

A rischio c’è l’igiene all’interno dei reparti degli ospedali dove la Ma. Ca. – che ha l’appalto dal 2013 – è presente (da Tivoli a Monterotondo, Subiaco, Palestrina, Palombara Sabina, Gualani), con i dipendenti che sono in stato d’agitazione da almeno una settimana. “Siamo stufi perchè l’azienda dice che non ci può versare gli stipendi fino aquando la Asl non paga tutti gli arretrati, mentre la Asl ci conferma che hanno pagato tutte le fatture – dice Antonio D’Antimi, Rsu Cisl dell’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli -. Saremo in protesta fino a quando non avremo certezza dei nostri soldi”. “Ci stanno mettendo in ginocchio – dice invece Laura Innocenti, capo operaia del nosocomio tiburtino -, abbiamo tutti almeno 15 anni di anzianità, famiglie con figli e con le spese da affrontare tutti i mesi, come tutti. Non ci possiamo permettere di saltare gli stipendi”.
Maria Conti, Rsu Cgil dei presidi medici di Palombara e Guidonia, è più netta: “Chiediamo solo dignità e rispetto – sottolinea – Stiamo continuando a prestare il nostro servizio senza essere pagati regolarmente e questo non è giusto. Vogliamo risposte”.

La Ma. Ca. conta più di 227 lavoratori, impiegati nelle pulizie di reparti, pronto soccorso e sale operatorie degli ospedali. Il problemi sono iniziati almeno un anno fa, con continui ritardi. L’ultimo stipendio lo hanno ricevuto a metà giugno. “Il giorno di paga è il 10 di ogni mese – continua Innocenti – siamo al 27 luglio e nessuno ci ha detto niente, nemmeno un confronto per farci sapere se questi soldi li riceveremo mai”.

Una stretta delegazione dei rappresentanti sindacali siesce poi ad ottenere un incontro negli uffici della Asl: “Entro lunedì ci faranno sapere qualcosa – spieda D’Antimi -, quel che è certo e che noi lavoratori continueremo nello stato d’agitazione fino a quando non avremo certezza in merito al versamento dei nostri stipendi. Ci stanno mettendo in mezzo ad una situazione tra loro — conclude – la Asl dice di aver pagato quasi tutte le fatture alla Ma.Ca, ma aldilà di questo, la società non può permettersi di sospendere gli stipendi ai dipendenti, che giorno prestano servizio”.

Ve. Al.

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