“Abbiamo individuato quelli che devono essere i nostri canoni fondanti ed i nostri principi imprescindibili che ci hanno portato a creare una mentalità propositiva e realmente orientata a risolvere i problemi ereditati dalle passate amministrazioni. Da questo, attraverso anche attività di ascolto dei cittadini, nasceva quello che sarebbe dovuto essere e rimane il nostro programma amministrativo per queste consultazioni amministrative. Di contro ci siamo imbattuti in un ambiente che a trecentosessanta gradi era privo di ogni capacità sensoriale, interessato semplicemente al riscontro elettorale più che al contenuto di una proposta. Tutto ciò, oltre al clima dovuto alle inchieste della Procura ancora in corso, ci ha condotti a meditare l’idea di non prendere parte a questa competizione malata e fatta di competitors che hanno come unico obiettivo prendere voti. La nostra idea è che sarebbe stato opportuno protrarre almeno fino alla conclusione delle indagini il commissariamento amministrativo Comunale e poter partecipare ad una scena politica pulita e sana.
Il nostro impegno continua, la nostra esperienza non si esaurisce qui, ma al momento non ci sono condizioni minimamente accettabili per poter decidere di mettersi in gioco”, conclude infine.
