Colle Fiorito, la “mannaia” del Comune sull’Opificio: “La veranda abusiva è da demolire”

Ma ora l’amministrazione Barbet ha deciso di mettere le mani sulla veranda dell’Opificio del Sapore, il locale di via delle Genziane 9/c a Colle Fiorito.
Oggi, mercoledì 30 agosto, il dirigente all’Urbanistica Paola Piseddu ha firmato l’ordinanza numero 298 imponendo ai proprietari di smantellare la tettoia considerata abusiva nel giro di 90 giorni.
Il provvedimento è destinato alla Società “3R Costruzioni srl” del 70enne costruttore di Colle Fiorito Aldo Romanelli che ha realizzato il fabbricato, e alla “Bestba”, la società amministrata dalla 55enne Antonietta Baccaro che gestisce il locale più gettonato della città.
A inguaiare l’Opificio del Sapore è stato un sopralluogo effettuato il 13 gennaio 2016 dai vigili urbani che avevano accertato l’abuso edilizio.
Gli agenti diretti dal colonnello Marco Alìa rilevarono che “in adiacenza ad un fabbricato originariamente autorizzato con permesso di costruire 973 del 2013 alla parete lato est è posizionata una struttura con intelaiatura in alluminio delimitata sui tre lati non addossati alla parete da fogli in plexiglas avente dimensioni di 9 metri per 16”.
I vigili verbaizzarono anche una copertura in pvc motorizzata che creerebbe in tal modo un locale attrezzato con tavoli, sedie e suppellettili ed utilizzato in ampliamento alla superficie di somministrazione di alimenti e bevande autorizzato con una Scia del 2015.
Stando a quanto recita l’ordinanza della Piseddu, ai vigili urbani la proprietà avrebbe riferito che la struttura fu realizzata in forza di una Cila iscritta al protocollo 87674/2015, ma secondo i tecnici del settore Urbanistica l’opera non è classificabile come soggetta a Cila bensì necessita di un vero e proprio permesso di costruire.
Contro il provvedimento comunale, le società di Romanelli e della Baccaro possono ricorrere al Tar entro 60 giorni oppure al Capo dello Stato nel termine di 120 giorni.

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