Al museo di Tivoli la nuova mostra “Adolfo Scalpelli, pittore e soldato”

La mostra è basata sulla corrispondenza tra Scalpelli e il suo maestro, il famoso pittore Ettore Roesler Franz e soprattutto sui lavori pittorici e grafici che ci sono pervenuti attraverso la sorella Irma, madre di Carlo Bernoni, che custodì gelosamente, in una stanza della sua casa in via Antonio del Re, tutto quello che apparteneva al fratello.

È importante sottolineare che Adolfo Scalpelli fu l’ unico allievo di Roesler Franz, che lo curò come un figlio fino alla morte, lasciandogli l’attrezzatura da lavoro insieme ai suoi libri d’arte, ai bozzetti e ai quadri; dal maestro, che lo prese sotto la sua protezione quando aveva solo 14 anni, Adolfo ereditò la passione per i paesaggi che riprodusse nella difficile tecnica dell’acquerello. La campagna Romana e le ville del territorio tiburtino, rimasero sempre i soggetti a lui i più cari.

La guerra del 1915-18 interruppe bruscamente il suo impegno artistico; dapprima inviato in Libia, nel 1916 Adolfo Scalpelli rientrò in Italia e dopo essere stato brevemente assegnato al Comando operazioni per le sue qualità di disegnatore, partì volontario per il fronte, distinguendosi subito per il coraggio e ottenendo già nel novembre del 1916 la croce di S. Giorgio, un’importante decorazione al merito.

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Sei giorni prima di morire potè incontrare il fratello diciottenne Alfredo, anch’esso arruolato, con il quale trascorse l’ultima mezza giornata serena. L’architetto Alfredo Scalpelli è noto per aver redatto i Piani Urbanistici di molte città italiane; tra questi si segnala il piano di ricostruzione e il Piano Regolatore Generale di Tivoli del 1944.

Carlo Bernoni, con l’affetto e l’interesse che lo animano nei confronti di uno zio famoso mai conosciuto, è riuscito a mostrarcelo nella complessità della sua breve vita, pittore aperto a tutte le tendenze artistiche del periodo, discepolo attento e brillante, figlio e fratello affettuoso, volontario nei soccorsi ai terremotati di Messina e di Avezzano, eroe di guerra colpito in prima linea.

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E’ da ritenere pertanto che sia un debito di riconoscenza per il Comune di Tivoli celebrare con questa mostra un cittadino, al quale è stata già intitolata una strada, che ha onorato questa città sotto tanti aspetti, e non solo nella pittura.

 

La mostra, promossa dal Comune di Tivoli, sarà aperta fino al 31 gennaio 2019; è stata proposta e curata da Carlo Bernoni  (con la preziosa e costante collaborazione della moglie Carla Narducci) e coordinata da Maria Antonietta Tomei, consigliere del Sindaco per i Musei civici. L’iniziativa è stata realizzata con il contributo di SIAT Istallazioni spa.

Orario di apertura: dal martedì al sabato ore 15 – 18 – Domenica e festivi ore 10 – 13 e 15 – 18

lunedì chiuso – Ingresso libero. Il Museo della Città è in piazza Campitelli, nel centro storico di Tivoli.

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