Gli alunni dell’ITIS Piazza della Resistenza contro la violenza di genere: su Youtube il cortometraggio della 3B

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Come si combatte la violenza sulle donne? Educando gli uomini, a partire dai ragazzi. è questa la risposta del progetto “Artemisia e le altre: no alla violenza di genere” che ha coinvolto i ragazzi dell’ISS Piazza della Resistenza ideato dai prof Maria Fiorenza Virgallito e Emiliano Cheloni in collaborazione con Accademia – edizioni ed eventi.

Durante l’anno 2018/2019 laboratori tematici, incontri e letture hanno guidato i ragazzi in un percorso per approfondire il tema della violenza sulle donne, tra attualità psicologia, arte e letteratura. Al progetto si è aggiunta anche la mostra “i volti della violenza” dell’associazione “Non Una di Meno”, che ha esposto nel corridoio della scuola i volti degli uomini responsabili di femminicidio in Italia e i nomi delle vittime, suscitando una riflessione sulla vita e la dignità.

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IL CORTOMETRAGGIO DA OGGI SU YOUTUBE

Tra i risultati prodotti, il cortometraggio “Perché?” scritto diretto e interpretato dai ragazzi della 3B e che da oggi, 24 settembre, è disponibile su Youtube.  VIDEO

Il video è un monologo interiore in cui un ragazzo della scuola, si interroga sull’uccisione di Ipazia – uno dei casi di femminicidio più celebri della storia – e con poche parole riesce a toccare le cause profonde di un problema complesso, che spesso finisce banalizzato, in un racconto mediatico che spettacolarizza la tragedia, scandagliando le vite di carnefici e vittime alla ricerca di un “perché?”, ma elude sempre la domanda, ripetendo gli stessi copioni: “lui l’amava troppo”, “lui non ha sopportato la rottura”, “lui era geloso” “lei lo aveva tradito”.

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La domanda del “perché” della violenza è invece importante, come ricordano i ragazzi dell’ISS Piazza della Resistenza. La sua risposta è urgente. Perché la causa della violenza va sempre oltre il gesto: è nella testa degli uomini, in una cultura, in un’educazione emotiva e sentimentale che pensa la donna come “cosa sua”, che impedisce di cogliere l’altro nella sua libertà, nella sua bellezza, nella sua intelligenza, di affermare che, come dice il protagonista “uomini e donne, siamo nati per amare, per conoscere, per stare insieme”.

(Elena Giovannini)

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