Serve un governo internazionale della Sanità

La cura della salute è un fatto troppo importante per farlo gestire ai nostri eletti. L’emergenza sanitaria in Europa e nel mondo ci obbliga ad un’accelerazione sull’ammodernamento dei sistemi di gestione in Sanità. La diffusione dei virus sarà sempre più il problema e il mondo dovrà essere organizzato a capire quando avviene il salto genetico e saperne anticipare la diffusione. Non dovranno essere intralci nella diffusione dei dati né sulle metodiche da attuare. Oggi sappiamo che un italiano su trenta sa di essere o essere stato contagiato dal Covid. Ma il bilancio peggiore consiste nel fatto che un italiano su mille è deceduto per o con questo virus. Ma il problema sta nel fatto che il confronto con gli altri paesi appare incerto perché ciascuno ha adottato parametri propri per definire le cause del decesso. Chiaro quindi che tutto questo moltiplicato per ogni realtà nazionale compone un quadro di diverse problematiche impossibili da confrontare sul piano scientifico. Ci si chiede, infatti, come mai la Germania abbia adottato la clausura nonostante avesse un numero di decessi inferiori. La risposta che ci si è data guarda al fatto che i tedeschi sanno perfettamente che il numero dei loro morti, per o con il Covid, è superiore al dato da loro computato. Come spesso si è detto, il problema sta tutto in come si conteggiano i defunti. In Italia è sufficiente la presenza di Covid per decretarne la causa e inserirlo nel macabro conteggio. In Germania debbono essere certi che questo virus consista in una causa determinante il decesso. In entrambe i casi questo significa solo una cosa: uso politico della diffusione dei dati. Nella situazione italiana serve ad intimorire, nella situazione tedesca serve a incoraggiare nella continuità produttiva. Siamo società stanche i cui governi nazionali giocano coi dati e con l’informazione per controllare le reazioni della cittadinanza. Serve per questo una capacità di intervento in grado di dare almeno una chiave di lettura unica e in grado di elaborare una stessa metodica di intervento. L’obiezione in tutto questo consiste proprio nel fatto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità è quella che più ha deluso nel suo ruolo in questa crisi pandemica. È proprio perché non aveva la possibilità di accedere ai dati e non aveva autorità per imporre delle metodiche.
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