Astra Zeneca riabilitato. Chi paga i costi della sospensione?

In fase di guerra al virus ogni pausa, ogni minimo errore deve considerarsi dannoso per un discreto numero di persone

Accelerare con le inoculazioni! È questo l’ordine che arriva da Ursula Van Der Leyen. La fase della sospensione della somministrazione di Astra Zeneca ha però confermato come sia latitante un governo in Europa e negli stati-nazione. Tutti gli esperti erano convinti del fatto che i casi di decesso susseguenti alla somministrazione del vaccino di Oxford fossero dovuti al caso o tutt’al più a una patologia pregressa della sfortunata persona defunta che aveva una tendenza alla trombosi.

Non sono stati imposti dei correttivi. Si è sospesa la vaccinazione perché si è assorbito l’umore del sentire comune, i creatori di fake hanno finalmente trovato materiale sul quale lavorare trovando facile successo.

Viene completamente bypassato il motivo della scorrettezza dei rapporti tra Regno Unito col continente-Europa. Delle quarantuno milioni di dosi esportate in 33 Paesi, in particolare dieci sono andate al Regno Unito. Non a caso è qui che sorgono gli stabilimenti Astra Zeneca. L’Unione Europea che doveva ricevere 180 milioni di dosi entro giugno se ne vedrà recapitare 70.

Il problema che il globalismo aveva messo al centro della nuova dialettica mondiale era come una grande impresa internazionale potesse mettere in riga uno stato nazione e come questa realtà fosse a detrimento della democrazia nei paesi dove è praticata. Come quindi i paesi dove la democrazia è una pratica partissero svantaggiati rispetto a quelli dove vige il partito unico. (Chi vuole capire capisca).

Quel problema oggi con la crisi pandemica si è aggiornato al fatto che una grande impresa internazionale possa mettere in riga il mondo intero facendo figli e figliastri, committenti di serie A e di serie B. Si deve pensare un criterio per affermare la democrazia anche in Economia.

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