La sala vaccini a Villa Dante, la struttura del Gruppo Ini attivata il primo maggio

Vaccinazioni nel Lazio: sono 300 gli operatori sanitari no vax

Rischiano la sospensione

Procedure a rilento

Sono trecento, tra medici e infermieri, gli operatori sanitari del Lazio che ancora non si sono sottoposti al vaccino anti Covid e per i quali la Regione ha avviato le procedure previste dalla legge.

I no vax sono concentrati prevalentemente nel settore privato, rischiano un richiamo formale e, in caso di inadempienza, la sospensione.

Le procedure vanno a rilento perché la burocrazia crea qualche intoppo. Secondo la legge infatti spetta alle aziende sanitarie contattare i medici e chiedere loro le ragioni per cui ancora non si sono sottoposti al vaccino.

Intanto il calo dei contagi fa ben sperare, al di là dell’allarme crescente in tutta Italia per la variante Delta. Ieri sono stati 58 i nuovi casi di Covid nel Lazio, 25 in meno rispetto al giorno precedente. Nella capitale se ne sono registrati 30. Il tasso di positività è sceso allo 0,2%. In diminuzione i decessi e anche negli ospedali la situazione è in via di miglioramento: i ricoveri, da 155 sono diventati 135, e le terapie intensive sono calate da 36 a 33.

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