Plautilla

Plautilla Bricci, chi era costei?

Una mostra a Roma celebra una figura femminile che ha molto da raccontarci: architettrice e artista a tutto tondo nell’Italia del 1600

L’invito stavolta è quello di allontanarci dalle bellezze del nostro territorio del nord-est e spostarsi a Roma, in via della Lungara, presso le Gallerie Nazionali di Arte Antica – Galleria Corsini che riapre al pubblico con una mostra particolare, in grado di raccontare almeno un poco la vita di una donna silenziosa che ha lasciato il segno nell’arte e nell’architettura del suo tempo, il ‘600. Lei si chiama Plautilla Bricci e un’altra donna, la scrittrice Melania Mazzucco, l’ha “tirata fuori” dall’oblio facendola conoscere a un vasto pubblico, non solo a pochi esperti, nel suo libro “L’Architettrice” (vale davvero la pena leggerlo). Plautilla, nata a Roma nel 1616 e probabilmente lì morta nel 1690, era una donna libera, non sposata, che se ne andava (anche) in giro per cantieri per seguire le sue opere, come quella più famosa ma di cui oggi non resta nulla, poiché distrutta nel 1849 durante l’assedio francese di Roma, ovvero la Villa Benedetta fuori Porta San Pancrazio, detta “il Vascello”. A quel cantiere avevano preso parte artisti del calibro di Bernini, Cortona e Grimaldi, ma era stata Plautilla a dirigerne le maestranze. Ma nell’esposizione che dal 5 novembre e fino al 19 aprile 2022 (10-18, chiuso il martedì) è allestita alla Galleria Corsini, ci sono ben altre meraviglie di cui godere, come la Madonna col Bambino di Santa Maria in Montesano a Roma o die tele conservate a Poggio Mirteto, restaurate per l’occasione: lo Stendardo della Compagnia della Misericordia raffigurante la nascita e il martirio del Battista e la Madonna del Rosario.

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La mostra “Una rivoluzione silenziosa. Plautilla Bricci pittrice e architettrice” è a cura di Yuri Primarosa ed è presentata da un ritratto secentesco: forse l’effigie di questa donna che ha lasciato un’impronta fondamentale tra arte e architettura.

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