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Transizione ecologica: mancano 741mila tecnici

Il green “tira”, però non ci sono le figure che servono. È l’allarme di Confcooperative e Censis

La transizione ecologica è una realtà occupazionale importante: le stime dicono che entro il 2025 saranno 2,4 milioni i lavoratori impegnati nel settore. Però, e questo è l’allarme lanciato nella Prima giornata della sostenibilità da Confcoopertive e Censis, mancano 741mila tecnici con competenze verdi.

Eppure, l’attenzione alla sostenibilità, per Confcooperative, c’è da tempo, prima del Pnrr, il Piano nazionale di resilienza e resistenza se è vero che nel 2020 le spese delle aziende che hanno investito nel settore sono state circa 978 milioni di euro, con almeno il 30,9% di esse concentrato nel risparmio energetico e nella riduzione dei consumi. Ma solo il 19,8% ha avviato percorsi formativi e informativi interni sulla sostenibilità. E qui sta il nodo: creare più figure che sappiano come muoversi in questo ambito, rinunciando a superficialità e pressapochismo. Se è vero che il Pnrr è “la benzina verde” della ripresa, bisogna che vi siano professionalità adeguate, tanto è vero che già nel 2020 il fabbisogno di lavoratori con competenze green era di 1,6 milioni, e dunque formazione dedicata. Volontà e voglia, certo, ma anche sostegno dallo Stato.

 

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