La casa occupata, l’odissea di Ennio continua

L'immobile, ora sgomberato e sotto sequestro, non è stato ancora formalmente restituito all'anziano ''sfrattato'' dall'abusiva

La casa è stata sgomberata, ma non ancora restituita. Continua l’odissea di Ennio di Lalla, l’ottantaseienne del quartiere Cinecittà a Roma “sfrattato” il 13 ottobre da una occupante abusiva, una cittadina nomade nata in Italia e di origini slave. Un caso che ha destato clamore in tutta Italia, essendo stata occupata una casa di proprietà e per di più di un anziano e non come succede più frequentemente un alloggio popolare. La magistratura venerdì mattina ha sottoposto a sequestro l’immobile ma deve formalizzare l’atto di restituzione. L’anziano, intanto, per ora resta ancora fuori casa dopo aver avuto accesso per verificarne le condizioni. “Me l’hanno ridotta a una latrina”, ha commentato poi.  Nell’abitazione custodiva anche collezioni di accendini, quadri di Purificato il pittore neorealista romano amico di famiglia, libri rari. Nei prossimi giorni dovrà stilare un inventario per verificare se la casa sia stata anche saccheggiata. Il suo legale, l’avvocato Alessandro Olivieri ieri ha presentato l’istanza di dissequestro dell’appartamento e quindi la restituzione. Il pensionato viveva nell’appartamento dagli anni Cinquanta, prima a pigione e poi come proprietario, negli ultimi anni aveva venduto la nuda proprietà e mantenuto l’usufrutto che gli dava il diritto di viverci per sempre.

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