Fedez …. È una burla

IL rapper non si candida e schernisce i giornaloni che si sono occupati di lui e preoccupati per la sua scesa in campo

La vecchia scuola della politica insegna che una smentita consiste in una notizia data due volte. Fedez deve aver seguito questa logica quando ha registrato il suo sito che nel nome guardava alla fatidica data del 2023 quando si scioglieranno le Camere per decorrenza naturale dei mandati parlamentari. ‘Niente di tutto questo’ – ci dice Fedez. Voleva solo fare promozione al suo prossimo disco.

Lo spunto per prendersi burla dei commentatori, anche importanti, che si sono occupati di lui e pre-occupati dell’effetto di un personaggio così popolare nell’agone politico è stata più forte del rapper.

In queste note ci siamo invece presi la briga di prendere per i fondelli il “comunista col Rolex” chiedendo anticipatamente di prepararci le prime tessere di adesione. E l’ironia potrebbe rimanere come insegnamento di questa piccola storia ‘locale’ che si è consumata nel breve tempo in cui è stata concepita. (Locale perché le storie che riguardano il nostro tessuto nazionale appaiono sempre più di contorno o di periferia riguardo il centro della scena che è l’Europa e le grandi realtà finanziarie che dirigono effettivamente le sorti delle persone).

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L’ironia o il sarcasmo dovrebbe essere la linea con la quale si leggono i fatti del mondo. Sono due sentimenti diversi, quello dell’ironia e il sarcasmo, il primo somiglia a un sospiro il secondo a un rutto (chi trova la citazione è bravo). I due atteggiamenti implicano però un identico sentimento di rinuncia a cambiare, a modificare, a impegnarsi per farlo. Questo perché l’andamento delle cose è ben chiaro dall’inizio.

Che Fedez voglia prenderci per il naso è chiaro da tempo. Che le sue trovate siano intuizioni o prodotte da grandi ragionamenti di specialisti della comunicazione non importa. Importa solo che si parli di lui. E in tal senso non è dissimile molto dai personaggi di cui avrebbe potuto prendere il posto se ne avesse la voglia e il coraggio.

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Oggi l’uomo politico di cui non si parla è un soggetto che non esiste. Non conta il lavoro di sostanza. Contano le apparizioni in tv e la capacità di quanto è ripreso dai Social che ripropongono i pezzi in cui dimostra di avere la meglio sul suo interlocutore.

Fedez fa tutto questo a distanza. IL mondo gira e lui ci fa la morale. La sua, in definitiva, è un’etica dei buoni sentimenti  alla pari di un buon sagrestano che però non ha i tatuaggi che espone Fedez.

 

 

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