Accostare lo Stato del Vaticano alle armi attualmente è assolutamente fuori luogo e può solo essere un esercizio di pura fantasia, utile per qualche scrittore alla ricerca di fortuna. In un lontano passato, il Vaticano quando era uno stato molto più grande rispetto a quello attuale produceva armi ed una delle sue fabbriche si trovava a Tivoli. Il responsabile della produzione era il Cardinale Fabrizio Ruffo e non si tratta di un nome qualsiasi. Il religioso calabrese è il fondatore dell’Armata Cristiana e Reale della Santa Fede in Nostro Signore Gesù Cristo. Monsignor Ruffo avvia il suo progetto tiburtino nel 1795 creando una struttura fra il Santuario di Ercole Vincitore, via degli Stabilimenti e via degli Orti. Con le armi prodotte a Tivoli il cardinale sbarca nella sua regione per cacciare i francesi alla guida di un gruppo di volontari, dato che non possedeva soldati di professione. Successivamente, come un vero comandante il “cardinale guerriero” assedia Napoli riuscendo anche a conquistarla. In questa avanzata inarrestabile per coraggio e capacità di comando spicca un giovane calabrese: Nicola Gualtieri, detto Panedigrano.
FGI