I tre eroi del ’44

Sotto gli ordigni sganciati dagli Alleati in una città ormai senza più i tedeschi tre giovani tiburtini coraggiosi decidono di uscire allo scoperto, per recarsi dagli americani

Ogni guerra è stata sempre caratterizzata da una serie infinita di barbarie e anche il secondo conflitto mondiale ha mantenuto questa triste tradizione. Più volte abbiamo ricordato che i tedeschi braccati dagli Alleati hanno fatto saltare il Ponte Gregoriano nel 1944 ed ucciso cittadini del luogo. I liberatori, invece, non hanno certo risparmiato “piogge di bombe” sul nord est e non solo. Uomini ed antichi edifici sono andati, quindi, per sempre persi. Restano i ricordi come quello che si trova oltre Villa Giudici. La lapide rammenta la vicenda di tre giovani tiburtini: Sergio Calore (20 anni), Franco Desideri e Amleto Costantini (18 anni). Sempre nel drammatico ’44 sotto gli ordigni sganciati dagli Alleati in una città ormai senza più i tedeschi i tre giovani coraggiosi decidono di uscire allo scoperto, per recarsi dagli americani invitandoli a cessare con le bombe lanciate su una città ormai piegata e distrutta. I tre ragazzi vengono scoperti da un gruppo di soldati del Terzo Reich, che barbaramente e senza alcun motivo decide di ucciderli.

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FGI

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