L’emergenza fa gli italiani terzomondisti. Succede così che il Cura Italia partorisca il suo decreto. Si apre ai reclutamenti temporanei del personale medico anche tra i cittadini di Paesi extra UE. Debbono avere il permesso di soggiorno ed essere iscritti ad Ordini professionali del nostro Paese. In soluzione alternativa debbono esercitare la professione medica e saper parlare in italiano.
A mali estremi, estremi rimedi. Del resto questa metodica era possibile nelle attività sanitarie private. Ora lo è anche nelle aziende sanitarie. Verranno al più presto bandite le selezioni pubbliche per reclutare a tempo determinato.
Nel Lazio sono stati reclutati oltre 6 mila professionisti sanitari. Nelle graduatorie alcune specializzazioni sono già andate esaurite come possibilità di ingresso.