L’Organizzazione Mondiale della Sanità che è brava a pontificare e nulla sa fare, aveva espresso il suo editto per cui si doveva utilizzare un kit specifico per rilevare la variante Omicron. Questo attesta ancora una volta di più che più esattamente stiamo parlando quasi di un altro virus quando invece usiamo il suffisso variante prima della parola Omicron.
Era il 28 novembre e l’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva espresso la sua indicazione. Ora è realtà. Il test dichiara di identificare sospetti positivi Omicron già al momento del test di positività. L’ha realizzato Menarini. Si tratta di un test basato sull’ “analisi del fluorocromo intercalante e della curva di melting, in grado di rilevare campioni positivi con elevata sensibilità”.
Questo dicono quelli che se ne intendono.
Dall’impresa farmaceutica garantiscono le risposte in un’unica corsa su ciascun campione. Garantiscono anche che non si perde sensibilità. Non c’è nemmeno bisogno di eseguire un secondo test riflesso su campioni positivi.
“Siamo estremamente orgogliosi di aver reso disponibile questa soluzione unica così rapidamente” ha affermato Fabio Piazzalunga, general manager & global head di Menarini Diagnostics. “Sta aiutando gli operatori sanitari a fornire una soluzione specifica, rapida e accurata per la diagnosi e l’identificazione della variante Omicron di Covid-19“.