I dati dell’Aie, l’associazione italiana editori, sono stati rivelati durante la giornata conclusiva (28 gennaio) del XXXIX Seminario di Perfezionamento della Scuola per Librai Umberto ed Elisabetta Mauri. E fanno sorridere il mercato dei libri, che non se la passano niente male. Nel secondo anno di pandemia, sottolinea l’Aie, l’editoria di varia (libri a stampa di narrativa e saggistica venduti nelle librerie fisiche, online e grande distribuzione organizzata) raggiunge gli 1,701 miliardi di euro di vendite a prezzo di copertina, per 115,6 milioni di copie (ben 18 milioni in più del 2020), in crescita rispettivamente del 16% e del 18% rispetto all’anno precedente.
L’Italia si conferma la sesta editoria nel mondo (dopo Usa, Cina, Germania, UK e Francia) e la quarta in Europa. La crescita del 16% del mercato italiano è seconda in Europa, davanti a Germania e Regno Unito, e dietro solo a Francia, in recupero dopo il calo del 2020, e Spagna. Nel 2021 sono state pubblicate 85.551 novità a stampa, in crescita del 22,9% rispetto all’anno precedente.
Gli e-book scendono a quota 49.313, in calo del 5,6% rispetto all’anno precedente, ma in crescita dell’1,1% rispetto al 2019. Continua la corsa degli audiolibri; le librerie online crescono ancora, quelle fisiche recuperano parte del terreno perso. Si muove tutto il mercato, non solo i bestseller: cresce (tanto) il catalogo, con ottime performance di tutti i generi.