Sono noti in tutto il mondo per i souvenir e per la pelletteria, prodotti che hanno fatto il loro tempo e che con la pandemia sono rimasti praticamente invenduti a causa della mancanza di turisti. Ora, dopo due anni di paralisi turistica e commerciale, per gli storici chioschi di Piazzale delle Nazioni Unite a Tivoli si prospetta un nuovo futuro attraverso l’ampliamento della tipologia di vendita dei prodotti.
L’opportunità arriva dalla delibera numero 23 di mercoledì 9 febbraio con la quale la giunta del sindaco Giuseppe Proietti concede ai titolari dei chioschi la chance di diversificare i settori merceologici con l’obiettivo di sostenere le attività produttive in questo periodo di lenta ma significativa ripresa economica.
Così, insieme ai souvenir, i Commercianti potranno vendere scarpe, accessori, articoli da regalo, bigiotteria, giocattoli, artigianato, libri e cartoleria, piante e fiori, oltre a tutte le mercanzie assimilabili. La giunta autorizza anche il settore alimentare, con la vendita sia di alimenti e bevande preconfezionati, ma anche di ortofrutta e di piccola gastronomia, comprese le attività che comportano manipolazione di prodotti alimentari non preconfezionati.
Tuttavia dovranno essere rispettate determinate condizioni.
Per quanto riguarda la vendita di frutta, verdura e prodotti preconfezionati, i chioschi dovranno innanzitutto essere dotati di allaccio alla rete idrica, di scarico in pubblica fognatura, con presenza di un lavabo.
I titolari intenzionati ad adibire il chiosco in un vero e proprio punto ristoro, dovranno realizzare un servizio igienico all’interno del singolo box, oltre ad uno spazio destinato a spogliatoio con la presenza di un lavabo e ad un altro spazio – chiuso e separato – adibito a laboratorio per la manipolazione/preparazione degli alimenti e dotato di impianto di areazione. Inoltre la zona destinata alla vendita dovrà essere delimitata dal resto del chiosco.
Per l’eventuale cottura e/o riscaldamento degli alimenti, dovranno essere impiegate esclusivamente piastre ad induzione con tassativa esclusione dell’uso di fiamme libere e bombole gpl.
Ovviamente, gli adeguamenti strutturali dei manufatti saranno a totale carico dei proprietari dei chioschi. L’Amministrazione comunale provvederà invece all’installazione dei bagni pubblici a servizio degli avventori.