Un bambino di 6 anni originario di Palermo è morto mentre si trovava in vacanza a Sharm el-Sheikh. Il piccolo è finito in ospedale insieme al papà e alla mamma, peraltro incinta, dopo che hanno presentato dolori allo stomaco, nausea e spossatezza. Ora la madre, fuori pericolo, chiede di poter fare ritorno in Italia: “Non lascerò mio marito. Aiutateci a tornare”.
Mamma, papà e il bimbo di 6 anni hanno accusato i primi sintomi venerdì 1 luglio e inizialmente sono stati curati come se fosse una qualsiasi intossicazione. A parlare il fratello della mamma, Roberto che ha raccontato: “Quelli che stavano peggio erano mio nipote e mio cognato. Si sono recati in una clinica vicino al resort dove alloggiavano e li hanno curati come se fossero normali sintomi da intossicazione. Gli hanno fatto una flebo, ma non vedevano miglioramenti e dalla loro bocca continuava ad uscire del liquido giallo”.
“Per questo si sono recati all’ospedale più volte, ma continuavano ad essere rimandati a casa, fino a quando mio nipote non è deceduto tra le braccia di mia sorella. Mio cognato continua ad avere un blocco renale e problemi respiratori”.
A quanto pare i medici non danno risposte chiare: si ipotizza una grave intossicazione.
L’unica cosa “certa” è che “un emissario del ministero della Salute egiziano si è recato da mia sorella e ha affermato che in seguito all’esame tossicologico possono escludere l’avvelenamento”, ha chiarito l’uomo.
Il bambino è deceduto e il padre ha iniziato progressivamente ad aggravarsi, per questo si trova ancora nell’ospedale egiziano. La madre oggi sta meglio: è incinta e la sua gravidanza fortunatamente non ha riscontrato problemi. “Dobbiamo rientrare in Italia il prima possibile. Devono aiutarci a tornare a casa al più presto. Mio marito deve rientrare insieme a me, esistono voli speciali e attrezzati che ci servono per rientrare nella nostra condizione. Non lo lascio qui”.