Nel corso della notte del 26 agosto personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Roma, unitamente alle Unità Operative Pronto Intervento (U.O.P.I.) e ad agenti del Commissariato Distaccato di P.S. “Tivoli-Guidonia”, ha tratto in arresto F.P., di anni 50, residente a Guidonia Montecelio, responsabile di resistenza a pubblico ufficiale, minacce aggravate e accensioni ed esplosioni pericolose.
Poco dopo la mezzanotte, da via delle Molette, in zona Pichini, infatti, era giunta al 112 N.U.E la segnalazione di colpi d’arma da fuoco esplosi dall’uomo, dalla finestra della sua villa, a scopo minatorio, nei riguardi del proprio vicinato con il quale, da qualche settimana, erano state segnalate delle conflittualità.
Per tale ragione, nel luglio scorso, personale della Squadra Amministrativa del Commissariato di “Tivoli-Guidonia” aveva già proceduto al ritiro cautelare, ex art. 39 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, delle armi in suo possesso e della licenza di porto di fucile uso caccia di cui era titolare, provvedimento assunto in via d’urgenza al fine di scongiurare ogni elemento di pericolo per la pubblica incolumità.
Nel corso dell’intervento, in primo momento l’uomo si asserragliava minacciando di morte i poliziotti della Squadra U.O.P.I. che gli intimavano di gettare dalla finestra l’arma che, per tutta risposta, rivolgeva verso gli operanti, al cui indirizzo esplodeva alcuni colpi.
A fronte di tale situazione, gli Agenti, specificamente addestrati per affrontare condizioni operative caratterizzate da specifiche criticità per la sicurezza delle persone, come in questo caso, rispondevano al fuoco per indurlo ad arrendersi.
A quel punto, l’uomo gettava l’arma dalla finestra e, mentre veniva distratto dal Capo Unità, gli altri operatori procedevano all’apertura di un varco all’interno della porta semi-blindata, per poi salire al primo piano e raggiungere l’entrata dell’appartamento.
Il soggetto, vistosi braccato, si arrendeva alla Squadra U.O.P.I. che prontamente lo metteva in sicurezza.
All’interno della villa, che si presentava in uno stato di assoluto degrado e ricolma di masserizie, oltre a coltelli, un bastone “animato” artigianale di circa un metro con una lama all’interno e alcune telecamere – posizionate proprio in direzione del vicinato – veniva rinvenuta un’ ulteriore arma da fuoco che, così come l’altra utilizzata dall’uomo nelle concitate fasi operative, si rivelava una replica (cd. “scacciacani”) in libera vendita.
Dopo le formalità di rito l’arrestato è stato messo a disposizione della Procura della Repubblica di Tivoli. Convocato nella mattinata odierna per il rito direttissimo il G.U.P. del Tribunale tiburtino ha convalidato l’arresto, disponendo nei suoi confronti la custodia cautelare in carcere.