GUIDONIA – Inseguimento con la Polizia, il fuggiasco era ricercato

Il 23enne italiano a Rebibbia, la fidanzata ai domiciliari: 8 agenti feriti, un cane ucciso, decine di auto danneggiate Lui doveva scontare una condanna

Avrebbe dovuto starsene a casa buono buono a scontare la pena, invece quando ha saputo che da lì a breve gli sarebbe piovuta addosso un’altra condanna ha pensato di rendersi irreperibile.

E’ il profilo di Manuel T., il 23enne pluripregiudicato italiano che venerdì 18 novembre a Guidonia Montecelio si è reso protagonista di un giorno da Far West metropolitano con un rocambolesco inseguimento con la Polizia terminato con 8 agenti feriti, un cane investito e ucciso e numerose auto in sosta danneggiate (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO).

Per questo ieri, lunedì 21 novembre, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Tivoli Emanuela Maria Francini ha convalidato l’arresto del 23enne e della fidanzata, E. P., ventenne italiana, applicando nei confronti del ragazzo la detenzione in carcere a Rebibbia e concedendo i domiciliari alla giovane.

Al momento Manuel T. deve rispondere delle accuse di tentato omicidio ai danni dei poliziotti, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate e danneggiamento aggravato, oltre che di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Il 23enne italiano di Fonte Nuova, già sottoposto alla sorveglianza speciale nonostante la giovane età, dovrà rispondere anche di evasione dagli arresti domiciliari, ai quali era stato sottoposto nello scorso mese di aprile su provvedimento del Tribunale di Tivoli per reati concernenti gli stupefacenti.

Il giovane era anche ricercato per scontare la pena di anni 3 e mesi 8 di reclusione disposta dal Tribunale per i Minorenni di Roma.

La fidanzata del pregiudicato è accusata delle stesse ipotesi di reato in concorso, fatta eccezione per il tentato omicidio dei poliziotti.

In un comunicato stampa diffuso oggi, martedì 22 novembre, dalla Questura di Roma è stata ricostruita la dinamica dei fatti avvenuti verso le ore 13 di venerdì scorso 18 novembre, quando la Volante “Tivoli1” del locale Commissariato è intervenuta per un’aggressione a seguito di lite per futili motivi davanti ad un bar di via Maremmana Inferiore a Villanova, quartiere di Guidonia Montecelio.

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Ad allertare il 113 era stata proprio E. P., la ventenne di Villanova fidanzata di Manuel T., segnalando di essere stata aggredita da una terza persona. Ma agli agenti giunti sul posto la terza persona ha invece raccontato di essere stato aggredito dalla ragazza e da un giovane che lo aveva anche minacciato di morte e nel frattempo si era allontanato.

Dopo aver identificato le parti, mentre la Volante stava per ripartire da via Maremmana, gli agenti hanno notato la 20enne raggiungere con fare sospetto una Fiat 500 in sosta in una via limitrofa, a bordo della quale la attendeva Manuel T. che si allontanava a tutta velocità.

A quel punto, i poliziotti hanno intimato l’alt attivando sirena e lampeggiante, ma è stato tutto inutile perché il conducente ha iniziato una folle corsa per le strade dei quartieri di Villanova prima e La Botte poi.

Durante l’inseguimento la Fiat 500 ha danneggiato diverse vetture in sosta, uccidendo persino un cane portato al guinzaglio da una passante che riusciva miracolosamente a schivare l’auto. E’ addirittura sfrecciata a tutta velocità anche davanti ad una scuola, mettendo in pericolo alcuni bambini che stavano uscendo proprio in quel momento.

L’immediata richiesta di ausilio alla Sala Operativa della Questura di Roma da parte degli Agenti e la puntuale comunicazione della propria posizione sulla scia della folle corsa dell’auto in fuga ha consentito l’invio di numerose volanti e di un elicottero della Polizia di Stato.

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La fuga di Manuel T. è terminata in via del Pantano, la strada che collega via Maremmana Inferiore a Villanova con viale Roma a Guidonia. Vistosi braccato e dopo aver speronato le volanti, in un estremo e vano tentativo di fuga, il 23enne ha perfino puntato a folle velocità i due Agenti che avevano bloccato la strada con l’auto di servizio, con il chiaro intento di investirli.

Nelle concitate fasi dell’arresto otto agenti hanno riportato lesioni giudicate guaribili fino a 10 giorni e uno dei poliziotti è stato morso dal pitbull di proprietà della ragazza arrestata, per cui anche lui è dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni Evangelista” di Tivoli.

Le perquisizioni personali, sulla vettura e presso l’abitazione dei due giovani hanno consentito il rinvenimento di quantitativi di hashish suddivisi in dosi, tre bilancini di precisione con materiale per il confezionamento, telefonini, documenti di identità, patenti di guida e carte di credito riferibili a terze persone, di cui Manuel T. non ha saputo giustificare il possesso.

Ieri in Tribunale, durante l’udienza di convalida, i due fidanzati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere davanti al Giudice Francini che ha disposto nei confronti del pregiudicato la misura della custodia cautelare in carcere, ritenuta “necessaria per tutelare efficacemente la collettività….

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