GUIDONIA - Scarica eternit all’interno dei Mercati Generali, fruttivendolo denunciato

Un 43enne egiziano di Fonte Nuova doveva acquistare frutta e verdura al Centro Agroalimentare: nel cassone trasportava eternit e rifiuti

Ha scambiato i Mercati Generali per un impianto di smaltimento dove scaricare rifiuti.

Per questo mercoledì 16 marzo i carabinieri Forestali della stazione di Guidonia hanno denunciato per gestione illecita di rifiuti pericolosi Mohamed A. E. T., un 43enne egiziano residente a Fonte Nuova e titolare di due negozi di ortofrutta.

Secondo le prime informazioni raccolte dal quotidiano on line Tiburno.Tv, il fatto è avvenuto nel primo pomeriggio di martedì 15 marzo. Verso le 13 il commerciante egiziano si era presentato presso il Centro Agroalimentare Romano (Car) di Setteville di Guidonia al volante di un furgone Mercedes cassonato per fare rifornimento di frutta e verdura per le sue attività di Tor Lupara.

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Parcheggiato il mezzo presso la banchina del Box 28 e caricata la merce, il 43enne era uscito tranquillamente dal Mercato dopo aver abbandonato a terra alcuni sacchi neri.

La scena non è passata di certo inosservata alle guardie giurate della vigilanza interna al Car che non sono comunque riuscite a bloccare il furgone dileguatosi in fretta. Ma all’interno dei sacchi neri i vigilantes hanno rinvenuto numerose lastre di eternit, la maggior parte in pezzi.

Fatto sta che quando mercoledì 16 marzo il 43enne è tornato al Mercato le guardie giurate lo hanno fermato al varco di ingresso ispezionando il cassone del camion: all’interno c’erano altri numerosi pezzi di amianto e rifiuti vari accatastati nelle cassette di plastica della merce.

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Per questo al commerciante è stato immediatamente bloccato il badge di ingresso e sono stati allertati i Carabinieri Forestali.

Coi militari Mohamed A. E. T. si sarebbe giustificato sostenendo che il camion gli era stato prestato e che amianto e rifiuti erano già all’interno. Come a dire che il giorno precedente ha caricato frutta e verdura insieme all’eternit.

Una giustificazione che non gli ha evitato la denuncia e il sequestro del furgone insieme ad amianto e rifiuti.

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