Cibi vicini alla scadenza, così gli italiani risparmiano sulla spesa

Si spende la metà, si possono surgelare e consumare quando si vuole

Sempre più, per evitare di passare quasi ogni giorno dal supermercato, si tende a fare scorte in casa.
Per non far scadere i cibi però, sappiamo che c’è un buon modo: surgelarli. A questo punto perché non approfittare delle offerte dei cibi a ridosso della scadenza, e metterli sempre in freezer? Ed è proprio così che gli italiani, sempre più col portafogli leggero, risparmiano sulla spesa. La conferma arriva dai dati sui consumi.

TooGoodToGo

Non a caso l’app TooGoodToGo sta facendo incetta di clienti anche nella Città del Nord Est: le botteghe preparano pacchi con gli alimenti che rischiano di restare sul bancone all’ora della chiusura e i clienti, dopo aver prenotato e pagato sullo smartphone, passano all’ora concordata e ritirano risparmiando fino al 70 per cento.

La spesa col super sconto

Tornando ai cibi in scadenza secondo un’indagine commissionata da Facile.it a mUp Research e Norstat, sono ben 5,3 i milioni di persone (il 12,1 per cento del campione intervistato) nel Paese che, per risparmiare, quando fanno la spesa, comprano, appunto, soltanto prodotti che stanno per scadere. Erano il 6,9 per cento nel 2018. Oggi sono quasi il doppio, ossia il 12,9. Un dato non da poco, specie se unito ai numeri di quanti optano per altre modalità di risparmio.

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Il 51 per cento riusa imballaggi in plastica e cartone come contenitori domestici.

Il 25,8 cambia ogni volta supermercato, in base alle promozioni.

E sono addirittura 9,3 i milioni di persone nel Paese, che hanno deciso di fare la spesa esclusivamente al discount. Il motivo è presto detto e ancora più velocemente calcolato.

Sulla base delle rilevazioni Istat sull’inflazione, secondo il Codacons, quest’anno le famiglie spenderanno 507 euro in più per i prodotti alimentari. E, unendo bollette e altri servizi, si arriverà a una “stangata” complessiva di 2435 euro aggiuntivi.

Il prezzo, ormai, è diventato un elemento fondamentale nella scelta della spesa per gli italiani, a volte anche a scapito della qualità – afferma Stefano Zerbi, portavoce dell’associazione – l’Istat registra aumenti circa del 13 per cento su base annua per i generi alimentari, con punte del 50 per cento per alcuni prodotti. La gente ha sempre meno soldi. Le bollette sono salate, ma non si può fare a meno di luce o gas. Neppure di cibo, ovviamente. E allora cosa si fa? Si modifica la spesa. Così molti comprano prodotti che stanno per scadere, scontati anche del cinquanta per cento. E acquistano ai discount, che non a caso registrano un sensibile aumento di vendite”.

Sconti e frigo

Stando all’ultimo rapporto del Centro studi di Unimpresa, tra settembre 2022 e febbraio scorso, più di sette famiglie su dieci il 71,4 per cento – hanno provato, almeno una volta, i discount.

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Optando per punti vendita dai prezzi scontati, stando ad Altroconsumo che ha stilato una classifica dei supermercati più economici, si può arrivare a risparmiare quasi 300 euro al mese, oltre 3.000 l’anno. E non solo.

È salito il numero degli italiani che fanno la spesa, la sera, quando i prodotti deperibili, come pane, pizza e piatti pronti, vengono venduti a prezzi fortemente scontati – afferma Furio Truzzi, presidente Assoutenti – molti comprano la carne che scade il giorno dopo e la surgelano per consumarla quando vogliono. I ribassi sono significativi, si va dal 30 al 50 per cento. Ed è così su vari prodotti. Sta accadendo quello che si è visto durante la crisi economica del 2008”. (L.G.)

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