MONTEROTONDO - Roman, borsa di studio da mille euro al liceale fuggito dall’Ucraina

Il Rotary premia il 16enne dello Scientifico “Peano” con la media del 10. Vive coi genitori nel Centro d’accoglienza di Moricone

E’ arrivato in Italia nove mesi fa insieme ai genitori e non conosceva una parola di italiano. A insegnarglielo è stata la cuoca del convento dei Frati Passionisti di Moricone dove è ospite presso il Centro di accoglienza realizzato dall’amministrazione comunale dopo l’invasione dell’Ucraina.

Si chiama Roman Chaika, 16 anni compiuti a gennaio, frequenta il secondo anno al Liceo Scientifico “Peano” di Monterotondo e nello studio ha trovato il suo riscatto: al termine del primo quadrimestre l’alunno ha collezionato infatti la media del 10 e giudizi eccellenti.

La cerimonia durante la quale lo studente ucraino è stato premiato con una borsa di studio da mille euro

Per questo ieri mattina, mercoledì 26 aprile, il Presidente del Rotary Club lo ha premiato con una borsa di studio di mille euro consegnata durante una cerimonia a sorpresa nel Liceo Scientifico Peano di Monterotondo, alla presenza della Dirigente scolastica Roberta Moncado, del Sindaco di Monterotondo Riccardo Varone, del Vicesindaco di Moricone Sabina Frappetta e di Padre Pino Simeoni, rettore del convento del Santuario Beato Bernardo Silvestrelli, dove dall’estate scorsa sono ospiti 26 profughi ucraini (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO), tra cui Roman Chaika e i genitori, fuggito dalla guerra e dai bombardamenti in Ucraina.

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Una foto di gruppo durante la premiazione di ieri al Liceo Scientifico Peano di Monterotondo

Alla cerimonia di ieri non sono mancati momenti di grande commozione fra i compagni, i docenti e i numerosi partecipanti all’evento.

E ieri sera Roman è stato ospite della trasmissione “Porta a Porta” di Bruno Vespa insieme alla Preside, Roberta Moncado, sorpresa ed entusiasta dei risultati eccellenti raggiunti a tal punto da suggerire al Rotary di premiare lo studente prodigio.

Roman Chaika insieme alla Preside del Liceo Peano di Monterotondo, Roberta Moncado

Al Corriere della Sera Roman ha raccontato di essere fuggito da Nikopol, città vicina alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, e di essere arrivato in Italia il 17 luglio 2022 in auto insieme alla mamma e al papà, lasciando in patria il fratello a casa dei nonni paterni.

Accolti nel convento dei Padri Passionisti, e raggiunti dalla nonna materna, il 14 settembre del 2022 Roman si è iscritto al Liceo “Peano” di Monterotondo, mentre i genitori frequentano un corso di italiano quattro giorni alla settimana al centro Astalli di Roma, e gli altri tre giorni aiutano la comunità dei Passionisti nelle faccende domestiche.

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Ama la Matematica, Roman, va pazzo per la pizza margherita, allo sport preferisce lo studio e sogna un futuro da ingegnere informatico che conosca più lingue.

Al Corriere della Sera Roman ha raccontato inoltre le difficoltà incontrate in Italia.

“Le difficoltà sono state soprattutto relative alla lingua. Però non ho avuto problemi ad integrarmi. Nel centro di accoglienza del convento, Padre Pino ci fa sentire sempre a casa. Padre Guido mi dà lezioni di latino e Padre Alessandro è medico. Anche a scuola sono stato accolto benissimo”.

Per imparare l’italiano Roman ha avuto un’insegnante speciale.

“Simonetta, la cuoca del convento è stata la nostra prima insegnante, anche se poi ho scoperto che parla il dialetto moriconese! A scuola, poi, hanno subito organizzato un corso di italiano”.

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