MORICONE – Ucraina, il Comune accoglie 26 profughi nel santuario

Accordo coi Padri Passionisti. Vitto e alloggio a 21 euro e 50 giornalieri per ogni rifugiato, pocket money da 2,50 euro e scheda telefonica da 5 euro

A marzo scorso, appena scoppiata la guerra, era stato il primo Comune della provincia di Roma a mettere a disposizione dei profughi ucraini una struttura di proprietà.

Oggi l’amministrazione comunale di Moricone è in grado di fornire una assistenza stabile e dignitosa a chi è fuggito dal conflitto in Ucraina.

E’ quanto emerge dalla delibera numero 48 con la quale il 24 giugno la giunta comunale del sindaco Giovanni Battista Pascazi ha approvato una convenzione coi Padri Passionisti per l’accoglienza dei profughi presso il Santuario del Beato Bernardo Silvestrelli sito in Via Padre Bernardo Silvestrelli, 21.

Il 17 marzo scorso i religiosi dalla tonaca nera si erano detti pronti ad ospitare cittadini in fuga dall’Ucraina in convento mettendo a disposizione 5 camere con complessivi 26 posti letto, rispondendo all’appello della Prefettura per la ricerca di strutture ricettive.

Secondo la convenzione firmata tra il sindaco di Moricone Giovanni Battista Pascazi e il Priore Padre Pino Simeoni, rettore del Convento dei Padri Passionisti di Moricone, sarà l’amministrazione a gestire i fondi erogati da parte della Prefettura di Roma e a liquidarli alla comunità religiosa.

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L’accordo prevede che i Passionisti percepiscano 21,50 euro iva esclusa per il servizio di gestione accoglienza fornito ogni giorno a ciascun rifugiato. Inoltre la fornitura a ogni profugo del kit di prima accoglienza del valore di 150 euro iva esclusa comprensivo di vestiario a seconda dell’età e del genere e in relazione alle reali necessità.

La Prefettura, per il tramite del Comune, erogherà anche i fondi per la fornitura di lenzuola, federa, cuscino, copricuscino, coprimaterasso, coperta per un massimo di 180 euro ad ospite per l’intera permanenza. Previsti anche i prodotti per l’igiene personale: in particolare, sapone liquido, shampoo, dentifricio, spazzolino, pettine o spazzola, assorbenti, pannolini per bambini, carta igienica, rasoi, schiuma da barba per un totale di 25 euro mensili per gli adulti e 40 euro per i bambini (con pannolini).

La convenzione tra il sindaco Pascazi e il Priore Simeoni prevede pure il Pocket Money di 2 euro e 50 centesimi (fino ad un massimo di euro 7,50 per nucleo familiare) per ogni giorno di permanenza presso il centro, in più la scheda telefonica da 5 euro. Infine, materiale didattico per la somministrazione dei corsi di lingua italiana, nonché materiale scolastico e ludico per i minori.

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La Comunità dei Padri Passionisti rendiconterà al Comune di Moricone quanto mensilmente erogato e speso, tenendo conto del numero delle persone effettivamente ospitate, del numero di giorni di effettiva permanenza presso la struttura, nonché del trattamento effettivamente erogato. La rendicontazione mensile dovrà essere accompagnata dai giustificativi di spesa (ricevuta/scontrino fiscale, fattura) e dai registri predisposti per l’erogazione diretta dei contributi agli ospiti. Il tutto verrà rimborsato dal Comune entro e non oltre il termine perentorio di 30 giorni dalla rendicontazione mensile.

La convenzione cessa di avere efficacia con la conclusione dello stato di emergenza.

Vale la pena ricordare che il 7 marzo scorso l’amministrazione comunale comunicò alla Prefettura di Roma la possibilità di ospitare temporaneamente i rifugiati di guerra presso l’ex nido comunale di via Vallicella, a circa 200 metri dalla sede del Municipio.

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