GUIDONIA – “Palazzetto dello Sport, 2 mila studenti esclusi dalla struttura”

L'attacco di Eusebio Ciccotti, Preside del Liceo Majorana e dell'Istituto Tecnico Pisano

“Il Liceo Majorana e l’Istituto tecnico Pisano sono a pochi metri dal Palazzetto dello sport comunale, eppure i 1750 studenti sono esclusi da questa struttura. 
(Altri 350 del Liceo Scienze Umane, allocati presso l’ex Minniti, usufruiscono della palestra Comunale)”.
E’ un fiume in piena Eusebio Ciccotti, il preside che da 14 anni dirige il Polo Liceale e Tecnico di Guidonia Montecelio e che da 5 guida l’Istituto Comprensivo Montecelio.
Saggista, critico cinematografico, allievo e curatore delle opere di Mario Verdone, collaboratore di testate nazionali, autore Treccani, docente universitario (prima alla Sapienza per 6 anni, poi a Roma Tre, per 9 anni, e, attualmente a Foggia da 22 anni), il preside Ciccotti ha affidato il suo sfogo al quotidiano on line della Città del Nordest Tiburno.Tv.
Lo sfogo deriva dal recente affidamento del Palazzetto dello Sport alla “Asd Swimming Club” e alla “Reds Asd” che gestiranno rispettivamente piscina e palestra per una durata di sette anni rinnovabile per ulteriori tre versando nelle casse del Comune un canone di concessione annuo di 150 mila euro in rate mensili.
Il nodo della questione è apparentemente semplice: Eusebio Ciccotti si aspettava che gli studenti del Bivio avessero potuto fare sport nelle ore di lezioni all’interno del Palazzetto senza costi.
 “Il polo liceale e tecnico – ci tiene ad aggiungere il preside Ciccotti – da giugno scorso gode anche di un campo di calcio a cinque, professionale, realizzato interamente con il contributo dei genitori”.
Non vi è sufficiente?
“Da anni, noi tutti, famiglie, alunni e i docenti di scienze motorie (ex “educazione fisica”), attendevamo l’apertura del Palazzetto dello sport di proprietà comunale, con annessa piscina, per poterne usufruire.
Feci presente, sia alla giunta pentastellata, quattro anni fa, e successivamente all’attuale giunta appena insediatasi, la opportunità di inserire nella gara di appalto del Palazzetto dello sport, voluta a tutti i costi dalla Giunta, le gratuità per i ragazzi del polo ex Majorana ed ex Pisano, come anche di quelli dell’Istituto “Alessandro Volta”.
Sono cittadini di Guidonia Montecelio, le loro classi sono a due passi dalla struttura…”.
Invece?
“Niente.
Prima del bando ho chiesto ripetutamente al signor Sindaco, il dr. Mauro Lombardo, avvocato, e poi al dirigente a contratto dr. Aldo Cerroni, avvocato, di inserire nel bando di affidamento l’ingresso gratuito per i nostri studenti.
“Ci saranno sicuramente delle giornate riservate agli studenti”. La vaga risposta.  “No, chiederei che nel bando vi siano indicate chiaramente delle fasce orarie mattutine riservate gratuitamente ai ragazzi del Majorana-Pisano e del Volta. Il palazzetto è comunale. Edificato con i soldi pubblici. I ragazzi hanno diritto ad usufruirne gratuitamente durante l’orario scolastico.”
“Troveremo una soluzione… vedremo. Non si preoccupi”.
È arrivata la soluzione, preside?
“Ad oggi né io né la collega Maria Cristina Berardini, dirigente scolastica dell’Istituto “Volta”, siamo stati contattati dalle due società che hanno vinto l’appalto della gestione del Palazzetto, sia area acqua che area palestra, per attività sportive durante l’orario scolastico”.
Scusi preside, lei vuole usare la struttura “a gratis”?
“Il Palazzetto, ribadisco, è stato costruito con i soldi dei contribuenti e, secondo la legge, ben può esser dato in uso parziale ad altro ente pubblico per fini non speculativi con un semplice “accordo tra amministrazioni” che non creerebbe problemi giuridici al Comune.
Non è stato fatto.
Si poteva rimediare: nel bando poteva esser incluso, l’uso gratuito durante le ore di lezione per tot ore a settimana, a turnazione, per entrambi gli istituti. Non è stato fatto. E poi c’è un’altra questione. Quella dell’appalto a esterni…”.
Non è vietato. 
“Certo. Ma perché affidarlo ad una associazione privata che già gestisce le piscine in altre città del territorio?”.
Ci sono stati dei bandi regolari.
“Non lo metto in dubbio”.
Aveva intenzione di gestirlo lei come preside del Majorana-Pisano?
“La stessa domanda-sfida postami da qualcuno che conta al Comune. Rispondo che l’Ente pubblico in questione, il Comune, deve dimostrare di essere in grado di gestire il Palazzetto.
Affidare una struttura pubblica a un privato per 7 anni, prorogabili sino a sino a 10 anni, e poi chissà se tornerà ad essere gestito dalla Città di Guidonia Montecelio, non mi pare la scelta migliore.
La città di Guidonia Montecelio poteva darlo in affidamento per tre anni a una associazione, sino a quando l’Amministrazione non usciva dalla attuale situazione di emergenza di pre-dissesto (dicembre 2026).
Successivamente, l’Amministrazione avrebbe potuto tranquillamente gestire il Palazzetto e la piscina dal punto di vista amministrativo e organizzativo. Con, eventualmente, il contributo tecnico-sportivo, di altissimo livello, delle scuole del territorio.
Naturalmente si sarebbero banditi posti per alcune unità necessarie di lavoro di base (sorveglianti, pulizia, ecc.)”.
E perché l’Amministrazione non ha seguito questa sua “geniale” proposta?
“L’ironia è sempre ben accetta. Perché le idee semplici le hanno tutti. Quelle originali richiedono lavoro” (Ludwig Wittegenstein). È più sbrigativo fare il bando… Un bando, si badi, europeo, al quale hanno risposto, casualmente, solo due Associazioni. Entrambe locali.
E pare, il settore piscina, sia stato vinto, sempre casualmente, da quella associazione che già lo gestiva a contratto”.
Lei preside, insomma, è convinto che il Comune di Guidonia Montecelio avrebbe potuto gestire il Palazzetto con le sue forze? 
“Mi pare evidente.
Se gli Assessorati della città di Guidonia Montecelio gestiscono e seguono la curatela di circa dieci Istituti scolastici, centinaia di aule, decine di palestre, caldaie, ascensori, porte, auditorium, mi scusi, l’Amministrazione diventa improvvisamente tanto “incapace” di fronte ad una piscina e un campo di basket, da affidarli ad esterni?”.
La sua proposta non le pare troppo teorica, mi perdoni, “da professorino”?
“Mi permetto di insistere, forse sbagliando, sulla mia soluzione “di fantasia”, “da preside sognatore”, come dal Comune è stata definita. 
Si poteva percorrere un’altra strada. Semplicemente.
I politici avrebbero potuto optare per un progetto innovativo e utilissimo dal punto di vista economico e culturale in questa area del nord-est di Roma. 
Scusi se mi ripeto: con un funzionario, due addetti di segreteria-economato, il personale scolastico con esperienza nel settore sportivo, libero di accettare contratti part-time, docenti di scienze motorie disponibili per il part time o docenti pensionati full-time, istruttori di nuoto, alcuni posti comunali messi a concorso per funzioni tecniche, la gestione pubblica era del tutto possibile. 
Tolte le spese, l’Amministrazione avrebbe incassato da 1 milione a 1 milione e 500.000 euro, netto, a pieno regime ogni 365 giorni. In dieci anni le casse comunali avrebbero avuto un budget-ricavo di almeno 10 milioni di euro: da investire in scuole per l’infanzia, residenze per anziani, strutture universitarie, parchi”.
Preside, siamo sempre nel campo della teoria.
“L’intero Palazzetto dello sport (“con attività anche culturali” come ha dichiarato il sindaco Lombardo, “Tiburno” del 20 novembre) tra alcuni mesi toccherà un ricavo, dico ricavo, intorno a un milione, su 365 giorni. In questa struttura confluiscono clienti provenienti da un bacino, ripeto, di circa 300.000 abitanti.
La nostra Giunta ha deciso per il bando: così facendo ha “ceduto”, probabilmente ingenuamente, questa autentica miniera d’oro per la Città, a esterni. Per accontentarsi di 150.000 euro l’anno!
Solo il bar, a regime, avrà un ricavo di 5.000 euro a settimana. È, per le casse comunali, direbbe Trilussa, “l’affare de Maria Cazzetta”. E, mi permetto di aggiungere, forse, valutabile dalla Corte dei conti…”.
Ma la Giunta considera un successo economico per la città incassare 150.000 euro l’anno di affitto… senza fare niente.
“Con i 150.000 euro (netto o lordi?), 13.000 euro al mese, ci si pagano due, massimo tre, dirigenti-consiglieri a contratto. È veramente un “guadagno” irrisorio. Intravedo all’orizzonte, ribadisco, un possibile danno erariale”.
Preside Ciccotti, lei è sempre sembrato entusiasta di questa Amministrazione: oggi che voto le darebbe?
“Le dico che, oggi, 340 studenti del Pisano non possono esercitare attività sportiva per via dei lavori di edilizia della Città metropolitana.
Con il Palazzetto dello sport a 40 metri!
Ribadisco il mio pensiero, ovviamente discutibile: per accedere in orario scolastico nel Palazzetto le famiglie dovrebbero pagare una struttura realizzata con i soldi pubblici? Altri ragazzi del Majorana, durante la mattina, giocano sull’asfalto del nostro cortile interno, avendo noi la palestra piena zeppa di allievi; altre due classi nel campo di calcio a 5, quello finanziato dai genitori.
Ci aspettavamo un aiuto dai nuovi proprietari del Palazzetto”.
Non risponde sulla Giunta?
“Il signor Sindaco, che stimo molto, è un buon generale. Ma alcuni suoi colonnelli, tra cui i contrattualizzati, messi alla prova, non hanno mostrato di saper produrre molte idee utili per la cittadinanza.
Dopo la doppia “gaffe” del Palazzetto, appalto e lasciare fuori dalla struttura pubblica oltre duemila studenti (Majorana-Pisano e Volta), appartenenti a molte famiglie che lo hanno votato, vedo in salita una sua riconferma al prossimo turno”.
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