GUIDONIA - Silvia Ballico, un angelo custode vestito da veterinario

Salva e cura i gatti randagi e ne promuove l’adozione

Un angelo custode in camice blu: il suo nome è Silvia Ballico, 47 anni, medico della “Clinica Veterinaria Guidonia”, e si prende cura di tutti i nostri amici animali, in particolar modo dei piccoli felini, che da sempre sono la sua grande passione.

Silvia Ballico insieme ai colleghi della “Clinica Veterinaria Guidonia”

L’amore di Silvia per gli animali nasce nei suoi anni come Scout presso il Gruppo Guidonia 2, e da quel momento in poi sarà una costante fondamentale in tutta la sua vita.

Dopo essersi diplomata al Liceo scientifico “Ettore Majorana” di Guidonia, Silvia prova a superare il test di accesso alla Facoltà di Veterinaria presso l’università La Sapienza di Roma, ma per un soffio rimane fuori dall’ateneo.

Silvia Ballico con uno dei tantissimi gatti che cura

Decide allora di iscriversi al corso di Agraria, inizialmente presso l’Accademia di Perugia, per poi trasferirsi a Viterbo,dove si è laureata in “Scienze della produzione animale”. Dopo la certificazione, lavora per 10 anni come ricercatrice nella sezione “bovini da carne”.

Durante questa fase della sua vita, però, si rende conto che il contatto che desiderava con il mondo animale era diverso da quello che aveva in quel momento.

Così, a 30 anni di età, si iscrive alla Facoltà di “Medicina veterinaria” presso l’università di Camerino, nelle Marche. Questo lunghissimo percorso, però, non sembra essere ancora terminato. Infatti, oltre ai vari corsi di formazione e alla specializzazione in “diagnostica per immagini”, la nostra Silvia si trova all’ultimo anno del master di “medicina interna”.

La sua principale occupazione, non è però lo studio, ma la cura e la salvaguardia di molti degli animali di Guidonia e dintorni. E Silvia, ovviamente, non si spaventa di fronte a nulla, e si occupa di molti dei casi che arrivano in clinica, senza tener conto che si parli di gatti, cani, tartarughe o serpenti, anche se questi ultimi le fanno un po’ paura.

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“Dobbiamo sfatare questo mito – racconta Silvia – ai veterinari non piacciono tutti gli animali!”.

Una curiosità che ha voluto regalarci la nostra amica veterinaria, è stato il caso più particolare di tutta la sua carriera, quando, una mattina, si è trovata, insieme ai suoi colleghi, a curare uno scinco, una sorta di lucertola chiamata anche “pesce delle acque”.

La passione più grande di Silvia sono i gatti, e questo è abbastanza evidente! Infatti, oltre al fatto che durante la nostra piccola intervista siamo stati in compagnia di alcuni cuccioli neonati, questo suo amore ci risulta chiaro anche dalle molte azioni benevole che fa nei confronti dei nostri amici felini.

Silvia, di fatti, è diventata un punto di riferimento in tutto il territorio tiburtino per quanto riguarda la cura dei gatti, tanto che, oltre a far parte di numerose associazioni di volontariato, si occupa anche in prima persona del salvataggio dei felini.

“Il mio lavoro con i gatti – spiega – inizia con il salvataggio, o direttamente da parte mia, o da parte di qualcuno che, trovando un cucciolo in una particolare situazione, decide di affidarlo nelle mie mani.

Dopo le cure necessarie, inizia il periodo più delicato per i cuccioli. Mentre insieme alla clinica iniziamo a muoverci per cercare un padrone adottivo, questi vengono nutriti e controllati assiduamente, in modo che gli venga garantito il maggior benessere possibile”.

L’amore di Silvia si legge anche negli occhi che brillano parlando di questo aspetto della sua vita lavorativa, ma ancora di più quando inizia a raccontarci dei suoi 5 gatti.

“Il più anziano ormai ha quasi 15 anni – rivela la veterinaria – e fu il primo gatto che ho curato durante la mia primissima notte in ambulatorio. Altri due gattini sono affetti da patologie particolari, una è neurologica e l’altro è, invece, tripode. In quanto richiedono delle attenzioni in più, non sono riuscita a trovare il padrone adatto e ho deciso di tenerli con me.

Gli ultimi due, invece, sono entrambi gattini a cui mi sono affezionata durante l’allattamento e le cure seguenti e che ho deciso di ospitare nella mia casa”.

A questo punto della conversazione, la domanda sorge spontanea: “come si può non affezionarsi a tutti i piccoli che si incontrano?”.

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“È impossibile – scherza Silvia – volenti o nolenti, si finisce sempre per creare un certo legame con tutti i cuccioli che si curano, ma bisogna capire che, se non li si lascia andare, si rischierebbe di sacrificare parte della loro felicità solo per il nostro affetto.

Infatti, se dovessi tenere tutti i gatti a cui negli anni mi sono legata, non riuscirei più a dare a ognuno le cure e l’amore che meritano, e per questo decido di affidarli a persone di cui posso fidarmi e che sono certa sappiano dare ai mici ciò che effettivamente meritano”.

In questo momento, dunque, Silvia ha voluto lanciare un forte monito, rivolto a tutti coloro che hanno intenzione di prendere con sé un qualunque animale.

“L’adozione, non è un qualcosa da prendere sotto gamba. L’adozione deve essere CONSAPEVOLE, e chiunque si faccia carico di un gatto o di un qualunque altro essere vivente, deve sapere che questo gli richiederà molto amore e avrà bisogno delle giuste cure e delle giuste attenzioni durante tutta la vita”.

Detto questo, Silvia è dovuta correre ad allattare i gattini che la aspettano e che lei ha accolto nel suo cuore, curandoli e sperando per loro un futuro migliore… così come fa da ormai tantissimi anni!

Se un gatto ha deciso di amarvi, non c’è nulla che possiate fare.

(Matteo Somma)

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