Chiede un prestito alla Posta travestito da prete, truffatore smascherato

Il 61enne italiano era insieme ad un 40enne noto per essersi spacciato come carabiniere del Nas

Si è presentato allo sportello in abito talare, esibendo una patente di guida precedentemente sottratta ad un alto prelato dello Stato del Vaticano.

In realtà era una “sola” e sarebbe anche andata in porto se non fossero intervenuti gli agenti della Polizia Postale.

Così un pluripregiudicato italiano di 61 anni è finito in manette per truffa ai danni dell’ufficio postale di via Anastasio II, a Roma, mentre è stato denunciato per concorso nello stesso reato un quarantenne già noto alle forze dell’ordine.

Secondo un comunicato diffuso dalla Questura di Roma oggi, martedì 12 novembre, il 61enne era stato precedentemente segnalato alla Polizia Postale dall’Ufficio Fraud Management di Poste Italiane, poiché intento ad effettuare operazioni sospette.

LEGGI ANCHE  GUIDONIA - Villalba cardioprotetta, l'Associazione Commercianti dona un defibrillatore al quartiere

L’uomo, travestito da prete, è entrato nell’ufficio postale per richiedere un finanziamento bancoposta esibendo una patente sottratta ad un alto prelato.

Il pregiudicato è stato bloccato grazie al rapido intervento degli investigatori della Polizia Postale che, già da diversi giorni, monitoravano gli uffici postali del quartiere considerati a maggior rischio per la commissione dei reati di truffa.

Durante il controllo, oltre alla patente del prelato, il 61enne è stato trovato in possesso anche di una carta d’identità, perfettamente riprodotta, intestata ad un’ignara persona residente nella provincia di Potenza.

Dagli accertamenti è emerso che il pluripregiudicato in passato aveva inviato il proprio certificato di morte contraffatto alle Procure che lo vedevano imputato per ottenere l’estinzione dei processi.

LEGGI ANCHE  CASTEL MADAMA – Seconda settimana del “Natale 2024”: tutti gli appuntamenti

Il 40enne accompagnatore del finto prelato è risultato essere un degno “compare”: il quarantenne, infatti, era già stato indagato per essersi spacciato come Carabiniere dei NAS e. durante un controllo delle Forze dell’Ordine aveva esibito un falso distintivo di qualifica insieme a un passaporto contraffatto della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

L’arresto del 61enne è stato convalidato con l’applicazione della misura degli arresti domiciliari con obbligo del braccialetto elettronico.

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.