TIVOLI – Maltratta la compagna: niente galera se lui va in terapia

Il 55enne italiano di Palombara condannato a 2 anni con pena sospesa

Durante la relazione si sarebbe sempre dimostrato un uomo tutt’altro che attento alla sua compagna. Ma quando lei ha deciso di mettere fine alla convivenza, ha esternato il peggio di sé con offese e umiliazioni pressoché quotidiane, minacce e molestie.

Per questo ieri, lunedì 13 gennaio, il Tribunale di Tivoli ha condannato un 55enne italiano di Palombara Sabina a due anni di reclusione per maltrattamenti nei confronti della compagna, una donna italiana di 52 anni costituitasi parte civile nel processo.

Il Collegio presieduto da Nicola Di Grazia – a latere i giudici Camilla Amedoro e Matteo Petrolati – ha accolto la richiesta della Procura di Tivoli, riconoscendo comunque all’imputato il beneficio della sospensione della pena a condizione che si vada a curare.

 
 

Secondo la ricostruzione dei magistrati, dal 2012 l’uomo avrebbe instaurato in casa un sistema di vita maltrattante utilizzando espressioni come “fai schifo”, “sei una m…a”, “vai a fare la p….a” e altre simili, anche in presenza del figlio minorenne, fino a quando nel 2020 la compagna ha presentato denuncia.

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Da separati in casa, la situazione sarebbe degenerata, soprattutto quando il 55enne venne a conoscenza del procedimento penale.

“Ti rovino, mi dovrai mantenere”, l’avrebbe minacciata in più occasioni.

Stando sempre alla ricostruzione dei magistrati, la 52enne visse per mesi nella paura, a tal punto da uscire di casa per recarsi a lavoro quando l’uomo ancora dormiva e da rientrare per poi chiudersi subito in camera.

Sempre per evitare le aggressioni verbali da parte del compagno.

Ieri il pubblico ministero ha richiesto una condanna a 2 anni di reclusione, che i giudici hanno condiviso, concedendo all’imputato la pena sospesa a determinate condizioni.

Il 55enne di Palombara Sabina potrà beneficiarne soltanto se entro 30 giorni dalla data di irrevocabilità della sentenza emessa ieri deciderà di sottoporsi ad un percorso di recupero per un minimo di 12 mesi presso un Centro accreditato con la Regione Lazio per il trattamento psicologico degli uomini maltrattanti, quali il “Centro Prima”, noto come “CAM Roma”, il primo centro nella Capitale e nel Lazio, l’Associazione “Maschile Plurale” e l’Associazione “Donna e Politiche Familiari”.

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Il Tribunale di Tivoli ha comunque condannato l’uomo al pagamento di una provvisionale di 5 mila euro a favore della ex compagna oltre che al ristoro delle spese processuali e di costituzione di parte civile per ulteriori 2 mila euro.

Le motivazioni della sentenza saranno pubblicate entro 90 giorni.

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