GUIDONIA – Alimentari distrutto dal rogo e messo in ginocchio dalle assicurazioni: la rabbia del titolare

Incendio doloso ai danni di un’auto in divieto di sosta davanti al locale: negato il risarcimento

“Mi trovo costretto a tenere chiusa un’attività storica senza colpe né responsabilità”.

Domenico Celano, 59 anni, titolare dell’alimentari “Specialità Italiane Celano”, a Villalba di Guidonia

A parlare così al quotidiano on line Tiburno.Tv è Domenico Celano, 59 anni, titolare di “Specialità Italiane Celano”, il negozio di alimentari di via Lucania, nel centro abitato di Villalba di Guidonia, completamente distrutto da un incendio doloso appiccato nella tarda serata di domenica 29 settembre 2024 ai danni di un’auto in divieto di sosta davanti al locale (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

Da allora sono trascorsi quasi sei mesi, ma la storica attività commerciale è rimasta chiusa in attesa di un risarcimento che – almeno per il momento – il titolare è destinato a non percepire.

IL RISARCIMENTO DANNI NEGATO DALLE DUE COMPAGNIE ASSICURATIVE

Le fiamme hanno devastato il reparto detersivi e casse

“Arca Assicurazioni Spa”, la compagnia con la quale Domenico Celano ha regolare polizza, ha infatti scaricato l’eventuale responsabilità sulla “Reale Mutua Assicurazioni”, che assicurava la Renault Captur presa di mira dal piromane, e che a sua volta ha escluso qualsiasi addebito a suo carico trattandosi di incendio doloso.

A Domenico Celano non è rimasto che affidarsi ad un legale e presentare ricorso all’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (IVASS) per accertare se le due compagnie hanno agito nel rispetto della legge.

“Il paradosso di questa vicenda – si sfoga il commerciante di Villalba di Guidonia – è che la “Reale Mutua Assicurazioni” ha risarcito il proprietario della Renault Captur incendiata mentre “Allianz” ha risarcito il proprietario dell’appartamento sovrastante il mio negozio per i danni subiti dalle fiamme”.

L’INCENDIO DELLA RENAULT IN DIVIETO DI SOSTA DAVANTI AL LOCALE

La Renault distrutta dalle fiamme in via Lucania a Villalba di Guidonia

Secondo la ricostruzione degli agenti del Commissariato di Tivoli e dei vigili del fuoco, verso mezzanotte tra domenica 29 e lunedì 30 settembre 2024 le fiamme avvolsero una Renault Captur in divieto di sosta in via Bari, parcheggiata sul marciapiede davanti alla vetrina laterale di “Specialità Italiane Celano”.

In pochi istanti il fuoco si estese sulle tende da sole dell’attività commerciale, penetrando anche all’interno dei locali. Alcune squadre dei vigili del fuoco riuscirono a domare le fiamme, scongiurando conseguenze ancora più gravi ed eventuali tragedie.

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Tuttavia, al termine dell’intervento, i vigili del fuoco dichiararono inagibili i locali di “Specialità Italiane Celano”, senza poter stabilire le cause dell’incendio.

IL TESTIMONE: “L’AUTO INCENDIATA DA UN UOMO IN TUTA ROSSA E CASCO INTEGRALE”

Sopra, un condizionatore del reparto salumi liquefatto dal calore; sotto, identica sorte per un monitor all’ingresso

A ricostruire le fasi immediatamente precedenti al rogo sono stati gli agenti del Commissariato di Tivoli intervenuti sul posto.

Un 40enne romeno residente nei pressi del negozio di alimentari fu determinante per la pista dolosa. Il testimone ha riferito ai poliziotti che a mezzanotte e 5 era sul balcone a fumare una sigaretta, quando notò arrivare da via Pavia un uomo con una tuta rossa e un casco nero integrale sulla testa che teneva una bottiglia in mano.

Il piromane si posizionò tra la serranda del negozio alimentari e la Renault, accese la bottiglia molotov e la lanciò sotto la vettura. Dopodiché l’attentatore fuggì di corsa a piedi in via Pavia, mentre il 40enne romeno urlava dal balcone.

LOCALE DISTRUTTO E MERCI DA BUTTARE: UN DANNO STIMATO IN 700 MILA EURO

Le fiamme hanno interessato il reparto casse e detersivi, mentre il fumo e il calore ha fatto ulteriori danni nel reparto alimentari e salumi. Un danno stimato da Domenico Celano in complessivi 700 mila euro.

E pensare che il primo maggio prossimo il negozio avrebbe festeggiato i 40 anni di attività. Un’attività inaugurata nel 1985 da Domenico insieme alla madre Antonia e fino a sei mesi fa gestita insieme ai figli Federica e Giovanni e ad alcuni collaboratori.

LA BATTAGLIA LEGALE CON LE ASSICURAZIONI NEL 40ESIMO ANNO DI ATTIVITA’

“Non festeggeremo – annuncia Domenico Celano – E’ il momento della battaglia legale per far valere i nostri diritti”.

Il commerciante racconta che soltanto un paio di settimane fa i tre periti delle due assicurazioni coinvolte hanno depositato la relazione sui danni strutturali.

“Hanno stimato un terzo dei danni preventivati da noi – si sfoga Celano – Faremo ricorso anche sulla perizia.

Il primo passo è inchiodare le compagnie assicurative che fanno scaricabarile e negano il risarcimento sostenendo che si tratta di un atto doloso. Attraverso il mio legale, ho spiegato che l’atto doloso è stato rivolto esclusivamente contro l’auto.

Per cui l’incendio ha interessato in una prima fase soltanto il veicolo e solo successivamente – in via incidentale e indiretta – si è propagato alla serranda del mio negozio.

Ci sono varie sentenze della Cassazione a stabilire che il caso non può essere trattato come doloso, per cui mi spetta il risarcimento.

GLI AIUTI ECONOMICI DELLA FAMIGLIA, LO SPETTRO DELLA CHIUSURA DEFINITIVA

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Domenico Celano quando la sua “Specialità Italiane Celano” era un punto di riferimento per tantissimi clienti

“Siamo chiusi da sei mesi – prosegue Domenico Celano – ma per tutto questo periodo abbiamo pagato le utenze, i fornitori e le rate dei prestiti accesi con la banca per sostenere l’attività. Abbiamo fatto ricorso ai nostri risparmi e all’aiuto dei familiari.

Ma ora la situazione non è più sostenibile.

“Tra l’altro – sottolinea il commerciante di Villalba – la polizza accesa con “Arca Assicurazioni Spa” prevede una diaria giornaliera di 500 euro per un massimo di 100 giorni, ma finora non ci è stato erogato un centesimo.

A suggerirmi Arca Assicurazioni era stata la Bper Banca dalla quale 6 anni fa avevo preso un prestito: oggi l’istituto di credito mi pressa per le rate, ma non si preoccupa che la polizza suggerita non ha funzionato e non funziona.

La banca è stata la prima a tirarsi indietro”.

Le speranze di Domenico Celano per ottenere il risarcimento e salvare l’attività in cui la sua famiglia ha investito tutte le risorse sono riposte innanzitutto nel ricorso all’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (IVASS).

“Se va bene, riapro tra un anno – riflette il commerciante – ma se va male, butto 40 anni di attività. Dovrei intentare una causa alle assicurazioni che coi tempi della giustizia in Italia finirà tra 10 anni: a me ne mancano 5/6 per andare in pensione.

In questo momento la riapertura resta un grande punto interrogativo.

Infine il messaggio ai tanti clienti e colleghi commercianti.

“Ci teniamo a ringraziare tutti per la vicinanza dimostrata – conclude Domenico Celano – In tantissimi ci hanno sostenuti e incoraggiati ad andare avanti.

Speriamo solo di riuscire a rialzarci presto, più forti di prima.

Anche se sarà molto difficile”.

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