Le cave trasformate in un palcoscenico di memoria, teatro, riflessione e visione.
Le cave luogo di Cultura, Condivisione e Inclusione.
E’ l’obiettivo di “Sedymenta”, la seconda edizione del Festival del Travertino Romano, un progetto culturale che nasce per valorizzare un materiale identitario e riattivare un dialogo tra arte, territorio e comunità.
La seconda tappa di “Sedymenta” organizzato dal Centro per la Valorizzazione del Travertino Romano
Sabato 20 giugno, presso la sede della “Str” di via delle Cave 13 a Villalba di Guidonia, si è svolta la seconda tappa del Festival organizzato dal Centro per la Valorizzazione del Travertino Romano, col patrocinio dei Comuni di Guidonia Montecelio e Tivoli, della Regione Lazio e della Città Metropolitana di Roma Capitale, oltre che del Cortile di Francesco, dell’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia e di Unindustria.
Presenti numerose associazioni del territorio, come il “Centro Maria Gargani” e “Il Mondo dei Numeri Primi”.
Tema dell’evento è stato il “Viaggio nel tempo tra gli affreschi di Giotto con i frati del Sacro Convento di Assisi”.
In occasione degli 800 anni dal Cantico delle Creature, le cave si sono infatti trasformate in un altare per accogliere i frati del Sacro Convento di Assisi e il Coro del Sacro Convento, che hanno ripercorso in 6 episodi la vita del Santo.
I murales realizzati nelle cave da giovani street artists dell’Associazione PAG attraverso Streethopera
La manifestazione, coordinata dalla Direttrice Artistica Elisabetta Di Maddalena, si è aperta alle ore 17 con la benedizione da parte dei Frati di Assisi di tre murales, realizzati da giovani street artists dell’Associazione PAG attraverso Streethopera, presso le ditte “L.Q”, “G. Poggi” e “Caucci”, e di un quarto murales, realizzato da MarcoFine presso la ditta “STR”.
Opere murali che hanno il compito di rendere la zona industriale un museo a cielo aperto.
La cava ha accolto infatti esposizioni e vendite di creazioni originali su bancarelle allestite per l’occasione.
Valeria e Fabiana hanno danzato tra i blocchi di travertino. Sotto, le due ballerine con la direttrice artistica dell’evento Elisabetta Di Maddalena e fra Giulio del convento di Assisi
E ha fatto da suggestiva location a performance straordinarie di artisti di alto livello.
Valeria e Fabiana hanno danzato tra blocchi di travertino e il carro ponte, Giada Troiani e Mario Coppetta della scuola di teatro La Luminaria sono stati protagonisti di una straordinaria performance teatrale.
Un momento della tavola rotonda sul tema del lavoro
Tra una degustazione dei prodotti tipici della Regione Abruzzo e l’altra, la tavola rotonda sul tema del Lavoro moderata da Matteo Castorino, ricercatore dell’Università “La Sapienza” di Roma. Relatori: il sindaco di Guidonia Montecelio Mauro Lombardo, il Presidente Commissione Bilancio della Regione Lazio Marco Bertucci, il Direttore dell’Unità Operativa Complessa Prevenzione e Sicurezza ambienti di Lavoro (Spresal) della Asl Roma 5 Emiliano Santacroce, il Presidente del Centro per la Valorizzazione del Travertino Romano, Filippo Lippiello, e fra Giulio del Cortile di Francesco di Assisi.
In apertura del dibattito Matteo Castorino ha ricordato la figura dell’industriale Adriano Olivetti e la sua filosofia di mettere le persone al centro della cultura d’impresa.
Mentre fra Giulio ha ricordato come il lavoro sia parte fondamentale della vita dell’uomo.
“Nel lavoro – ha sottolineato il francescano – si esprime la capacità di dare un contributo alla società e la possibilità di essere persone responsabili e fiorite. L’impresa non ha solo il compito di fare profitto, ma ha anche uno scopo sociale in quanto permette alle persone di essere libere e lasciare un’impronta”.
I rappresentanti sindacali intervenuti alla tavola rotonda sul tema del lavoro
Sono intervenuti anche tre rappresentanti sindacali.
Giulia di Fillea Cgil ha ricordato l’apertura della trattativa per il contratto integrativo.
Luca di Feneal Roma e Lazio ha raccontato la disponibilità al confronto da parte delle imprese del settore lapideo.
Gianluca Manca di Filca Cisl Roma ha ribadito il confronto aperto e sincero tra industrie del travertino e rappresentanti dei lavoratori parafrasando il brano di Giorgio Gaber “Libertà è Partecipazione”.
La performance teatrale “Obliquo – pratiche estetiche di ascolto”
A seguire, la lettura di tre monologhi a tema disabilità e malattie mentali.
La performance teatrale “Obliquo – pratiche estetiche di ascolto”, ideata dalla compagnia Iuzō Tetrazzini, in cui gli spettatori sono stati bendati e accompagnati per tutta la durata dell’evento da persone con disabilità visive delle associazioni Ciechi di Roma-Tivoli e l’associazione Disabili Visivi APS-ETS.
Sopra, la proiezione degli affreschi di Giotto all’interno della cava; sotto, il Coro del Sacro Convento di Assisi
Infine la proiezione degli affreschi di Giotto con intervento musicale del Coro del Sacro Convento di Assisi.
Claudio Santamaria protagonista di “Lo chiamavano Jeeg Robot” insieme a Luca Marinelli
Gran finale il 4 luglio, con una serata dedicata al cinema d’autore. Tra cave e stelle, sarà proiettato il film culto “Lo chiamavano Jeeg Robot” alla presenza straordinaria del protagonista Claudio Santamaria.
La giornata si aprirà con un importante convegno sul tema “Le cave e il lavoro”, con ospiti istituzionali, politici, rappresentanti delle imprese e del territorio, chiudendo idealmente il cerchio su uno dei temi cardine di questa edizione: il lavoro e la dignità delle mani che ogni giorno trasformano la pietra.