Si è trasformata in una gara spontanea e contro il tempo tra animalisti oggi pomeriggio, 22 marzo, il salvataggio di un falco pellegrino trovato privo di forze in via delle Cementerie, a Guidonia.
A notarlo Christopher Castrichella un geometra di Guidonia. “Appena ho visto quel bellissimo esemplare non so perché ho prima rallentato con l’auto e poi mi sono fermato”, ha raccontato a Tiburno.tv, “Volevo guardarlo più da vicino. M’aspettavo che spiccasse subito il volo. Invece è rimasto immobile anche quando mi sono avvicinato fino ad accarezzarlo”. “Era poggiato su una rete, ho pensato che fosse incastrato con gli artigli, invece no. Semplicemente non volava. E allora ho capito che dovevo chiedere aiuto, che andava salvato”.
La gara di solidarietà comincia quel momento. Christopher Castrichella chiede consiglio a un carabiniere forestale di Guidonia che a sua volta indica una associazione per la salvaguardia di animali selvatici che avrebbe potuto prendere subito in carico l’animale.
Ed è allora che entra in scena l’erpetologo Francesco Cervoni, vicepresidente dell’Anva, l’associazione naturalista Valle dell’Aniene. “Accertato che non avesse le ali rotte o fratture evidenti insieme al segretario dell’associazione, Edoardo Pulvirenti, ho provato a far volare il falco all’Inviolata, ma non ne aveva le forze. Non riusciva a restare in volo più di pochi metri”.
Dopodiché il racape, un esemplare adulto, è stato accompagnato alla Lipu. Dopo accurate visite veterinarie il responso: il falco pellegrino era denutrito. Sarà rimesso in forze dalla Lipu e poi potrà tornare a volare.