Oscar, La Grande Bellezza parla anche mentanese. Il 20enne Flavio Mieli nel film è Toni Servillo da giovane

Alla prima esperienza sul set interpreta il giovane Jep Gambardella, ovvero l’attore protagonista da ragazzo: “Vorrei diventare bravo come lui. Mi ha dato tanti consigli, lui e Sorrentino sono persone fantastiche”.
Oltre allo studio e al calcio, che ha lasciato dopo aver giocato con l’Eretum, l’impegno al Consiglio comunale dei giovani.

mieli2Un pezzo di premio Oscar parla anche mentanese. Eh sì, perché l’attore che interpretava Toni Servillo da giovane ne “La grande bellezza”, alias Jep Gambardella da ragazzo, è Flavio Mieli, 20enne di Mentana, protagonista dei flashback in cui si svela la storia di amore del giovane Jep con una misteriosa ragazza.

Flavio Mieli è nato a Mentana 20 anni fa dai genitori Franco e Santina e ha un fratello maggiore, Fabrizio di 23 anni. E’ all’ultimo anno di Ragioneria all’istituto Pio XII al Tiburtino. Ha smesso da poco di giocare a calcio nell’under 21 dell’Eretum, e quasi un anno fa è stato eletto al consiglio comunale dei giovani nella lista che poi ha vinto “Libera passione italiana”.

 

Flavio, come è iniziata questa esperienza?
“E’ nato tutto per caso. Ho sempre avuto la passione per la recitazione a scuola, volevo sempre interpretare i ruoli principali alle recite. Poi circa un anno e mezzo fa mi è capitato di portare a un’agenzia di Roma che si chiama “Cineworld” il mio curriculum e una mia foto in primo piano e a mezzobusto”.

 

E poi?
“Poi dopo un po’ di tempo mi ha chiamato una segretaria e mi ha passato il regista Paolo Sorrentino che mi ha chiesto di andare da lui a fare un provino. Quando sono andato gli devo essere piaciuto, perché mi ha scelto e mi ha iniziato a parlare delle scene che avrei dovuto girare”.

 

Che impressione ti ha fatto e come pensi di averlo colpito?
“All’inizio ero un po’ intimorito, però poi si è creata subito una bella atmosfera perché lui è una persona molto simpatica. Perché ha scelto me? Sinceramente me lo sto ancora chiedendo. Probabilmente sono stato fortunato, perché deve aver visto una somiglianza con Toni Servillo
e ha pensato che potevo interpretare quel ruolo”.

 

In cosa consiste la scena e quando è stata girata?
“Le scene del protagonista da giovane sono state girate all’isola del Giglio a settembre dello scorso anno. Come si vede anche nel trailer, io sono in acqua e mi passa davanti un motoscafo. Mi immergo e quando torno in superficie mi trovo davanti questa ragazza di cui mi innamoro”.

 

Quali sono stati i momenti più difficili?
“Il momento più difficile è stata la scena del bacio, perché dovevamo baciarci in un punto preciso e ci sbagliavamo. Poi è stato imbarazzante quando lei si è spogliata e ha mostrato il seno. Noi siamo due ragazzi e ci trovavamo davanti a questi mostri sacri del cinema, è ovvio che guardandoci ci veniva da ridere, infatti il mio timore era quello di fare la figura del ragazzetto inesperto. Però poi alla fine è andata più che bene”.

 

“Sono persone fantastiche che ti mettono a tuo agio. Servillo mi parlava sempre, mi stava sempre vicino e mi dava tanti consigli, non solo sulle scene che dovevo interpretare ma in generale sulla vita”.

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Per esempio?
“Di rimanere con i piedi per terra, di non lasciare gli studi. Mi ha detto che sono bravo, ma che per fare successo ci vuole anche un po’ di fortuna”.

 

Che effetto ti ha fatto rivederti al cinema?
“Ho pensato “wow, sono qualcuno”, anche se so che non è vero. Comunque è stata l’esperienza
più bella che ho mai provato. Devo dire che mi ha fatto un effetto strano, perché rivedendomi non mi riconosco, non sembro io. Mi sembra un’altra persona.Questo dovrebbe essere positivo perché significa che c’è stato un lavoro di recitazione. Appena uscito il film sono andato a vederlo tre volte: una con gli amici, una con la mia famiglia e una con i nonni”.

 

E gli amici cosa ti hanno detto?
“Quelli che lo sanno mi hanno fatto i complimenti, però alcuni mi hanno sgridato perché non l’ho detto molto in giro. A luglio ti diplomi”.

 

Chi è il tuo attore preferito?
“Sicuramente Toni Servillo, non solo perché ho avuto l’onore di lavorarci insieme. Ha la capacità di interpretare tutti i ruoli, dal Divo dove interpreta Giulio Andreotti senza fare un sorriso per tutto il film, fino a questo in cui è un giullare, un eterno giovane che pensa solo a divertirsi”.

 

I film preferiti?
“Quelli mitologici come Troy e Immortals”.

 

Sei stato eletto al Consiglio dei giovani. Perché hai deciso di candidarti alle elezioni e partecipare a questa iniziativa?
“Perché a Mentana ci ho sempre vissuto e non andrei mai via. Mi dà fastidio la gente che critica e giudica, specialmente chi viene da fuori. Mi piacerebbe semplicemente contribuire a far conoscere la sua storia, le tradizioni e contribuire alla realizzazione di luoghi di aggregazione giovanile”.

Fabio Orfei

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