VIDEO Tiburtina, apre il sottopasso tra “intoppi” e critiche

IL PROGETTO

Per il raddoppio della Tiburtina sono stati stanziati cento milioni di euro, suddivisi in due lotti funzionali, con una delibera di giunta approvata anche dal Sar (Sovrintendenza archeologica romana). Il primo che comprende tutta la tratta, dal chilometro 9,3 al 15,8, del valore di circa 70 milioni, è in fase e di ultimazione, secondo l’amministrazione capitolina (con la consegna odierna del sottopassaggio). Mentre per il secondo lotto, che comprende tra l’altro, lo snodo degli autobus e collegamento ad altri mezzi pubblici a Marco Simone, direzione Guidonia, “i 30 milioni erano ‘spariti’ dal bilancio, in parte assorbiti anche dal primo lotto, quindi ci siamo preoccupati di capire se questa parte di progetto fosse stato addirittura cancellato”, dice Paolo Cartasso, rappresentante dell’associazione Italia Nostra di zona. “Abbiamo fondi comunali e fondi regionali – spiega Masini – ad oggi grazie alla relazione tra Campidoglio e Pisana posso dire senza problemi che abbiamo le coperture necessarie ad ultimare l’opera, che verrà finanziata passo dopo passo”. Forti i ritardi dei cantieri nel corso dell’ultimo decennio, a causa delle indagini archeologiche in capo alla Sovrintendenza (costati da soli circa 9 milioni euro), per i quali all’azienda che sta ultimando i lavori, secondo indiscrezioni,è stato riconosciuto il 31 bis, con un risarcimento danni pari a circa 8 milioni di euro che ora il comune dovrà versare.

 

LE CRITICHE DEI CITTADINI

Non mancano ovviamente le critiche. Un gruppo di residenti di Settecamini fa sentire la propria voce, soprattutto sulla questione che, in due punti, la Tiburtina rischia di diventare un vero e proprio imbuto, non risolvendo di conseguenza il problema del traffico: “L’efficacia dell’intera opera si potrà vedere una volta ultimata”, ribadisce Sciascia, provando a rassicurare gli abitanti. “La nostra amministrazione ha avviato una accelerata rispetto a questo progetto, e questo è il risultato – dice il sindaco Marino -. Il nostro disegno per una nuova città parte certo dalla più ampia pedonalizzazione del centro storico, tenendo però presente le periferie, consegnando una viabilità migliore a tutti i romani e le romane per il trasporto privato e sui mezzi pubblici”.

Il comitato di zona riesce a strappare al sindaco la promessa di tornare a visitare il quartiere, “che vive ogni giorno tra degrado e disagi”: “Ci ha assicurato che entro ottobre verrà qui per vedere i problemi che vive Settecamini – dice Alessandra Gianni, una residente -, e noi lo aspetteremo. Perché anche le periferie hanno bisogno di risposte ed interventi”.

 

LA GAFFE DEL SINDACO

Marino avrebbe dovuto concludere la mattinata attraversando per primo il sottopasso appena inaugurato. Ma improvvisamente sale sull’auto, fanno inversione e si dirigono verso la carreggiata laterale. “Pare che dall’altro lato non sia ancora aperto – vociferano dal suo staff -, ma entro un’ora sarà praticabile”. Un’inaugurazione parziale, quindi.

 

Veronica Altimari

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