“Roma terra dei fuochi”, la Procura apre le indagini sul fenomeno dei roghi tossici

Indagini aperte

Fabrizio-Santori1“I roghi tossici che si stanno susseguendo tra via Salviati e via di Salone si aggiungono a quelli che quotidianamente si respirano negli altri quadranti della città – spiega Sartori -. Le aree maggiormente interessate da tale illecito risultano essere quelle della periferia est tra Tor Sapienza e via Collatina vecchia a Ponte di Nona, ma ce ne sono molte altre. A denuncia del degrado ambientale nei campi nomadi presenti sul territorio di Roma per il recupero di metalli che mette seriamente a rischio la salute dei cittadini, ho presentato un esposto dettagliato alla Procura della Repubblica di Roma che ha aperto un’indagine contro ignoti per getto pericoloso di cose e combustione illecita di rifiuti”.

 

Un fenomeno che riguarda tutta la città

Tra le altre zone interessate: il territorio del municipio III nel parco delle Valli tra Conca d’Oro e Val d’Ala, e ancora nel municipio XI in via Candoni nella zona di Muratella e in prossimità delle aree golenali del fiume Tevere a Magliana e nei pressi della Roma-Fiumicino, la zona la Barbuta tra Roma e Ciampino. “Finalmente grazie a noi qualcosa si muove – continua il consigliere -, ma non è chiaro il motivo per cui si parla di ‘ignoti’ dal momento che i responsabili agiscono con arroganza sotto la luce del giorno, senza la ben che minima preoccupazione di essere intercettati, certi di rimanere impuniti”.

 

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L’esposto
Nell’esposto, presentato lo scorso 9 gennaio, si fa riferimento al fatto che “in tutti i territori colpiti, associazioni e comitati di quartiere hanno denunciato, e continuano a denunciare tale stato di grave degrado che, si ribadisce, in molti dei suddetti quadranti ha ormai assunto i rilievi dell’emergenzialità, senza tuttavia ricevere dalle istituzioni, risposte fattive soddisfacenti”. chidendo quindi alle autorità, attraverso il  Decreto legge “Terra dei Fuochi”, “di assumere tutti i necessari provvedimenti, anche cautelari, finalizzati all’individuazione dei soggetti responsabili di tali comportamenti illeciti e al contrasto di tale intollerabile fenomeno, anche strettamente legato alla filiera del traffico illecito di materiale ferroso”, al fine di garantire la sicurezza dei cittadini.

 

Un problema che va avanti da anni

“Questi fumi tossici che attentano quotidianamente la vita dei romani sono la punta di un iceberg sostenuta da altre problematiche incancrenite a Roma e aggravate dall’irresponsabilità e dall’incompetenza di questo Sindaco e della sua squadra”, conclude Santori. Anche se, è doveroso ricordare, il fenomeno degli incendi dolosi di cui ormai si parla quotidianamente hanno vita ben più lunga dell’attuale amministrazione, visto che durano da anni. Ma se questo documento, con le indagi aperte dalla Procura, ponessero la parola “fine” a questo illecito, sarebbe davvero un buon risultato per i residenti. E per tutta la città.

 

 

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