A manifestare risentimento per quanto avvenuto, è stato in particolare il consigliere regionale Antonio Aurigemma (FI), chiamando in causa in una sua nota proprio il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. per non aver tenuto fede alle sue assicurazioni sul mantenimento della struttura ospedaliera con tutte le sue caratteristiche
Dopo aver criticato la Asl RmG, per non essere ancora riuscita ad entrate in possesso del lascito milionario di una ex insegnante di Subiaco a favore dell’ “Angelucci” dopo averne appreso l’esistenza due anni fa, cioè alla morte della donatrice, Aurigemma ha preso inoltre posizione nei riguardi del contenuto del Piano per il Giubileo predisposto dalla Regione Lazio.
Sarebbe stata, infatti, registrata l’esclusione del Pronto soccorso dell’ “Angelucci” dal finanziamento stanziato per l’ammodernamento di uguali strutture di altri ospedali, “pur consapevole – ha rilevato Aurigemma – che Subiaco rientra appieno tra i percorsi religiosi del Giubileo, in quanto nel suo territorio ricadono anche i monasteri benedettini fondati da San Benedetto, patrono d’Europa”.
Due situazioni che per Aurigemma richiedono “risposte chiare, soprattutto su un settore come la sanità, dove i risultati raggiunti da Zingaretti sono totalmente disastrosi. Le località di provincia – ha aggiunto Aurigemma – meritano le giuste attenzioni, che invece il Governatore non sembra dare, se non in momenti puramente elettorali”.
E’, intanto, confermata per il prossimo 12 giugno l’udienza presso il Tribunale di Tivoli del processo che vede imputate 62 persone, in quanto rinviate a giudizio per “interruzione di servizio autostradale e pubblici servizi”. Si tratta della protesta da loro messa in atto il 27 settembre del 2010 presso il casello Vicovaro/Mandela della A/24, contro il ridimensionamento dell’ospedale “Angelucci”.
Fa. Lo.
