Guidonia – Il “Cristo benedicente” rubato nel ’78 è tornato in Italia

Come annunciato da Tiburno lo scorso febbraio (LEGGI) il “Cristo benedicente” fa parte dei 25 capolavori restituiti dalle autorità statunitensi alla Repubblica Italiana. Tutti erano stati sequestrati e confiscati nel corso di complesse attività investigative condotte dal Comando dei carabinieri Tutela Patrimonio Culturale in stretta collaborazione con l’Homeland Security Investigations – Immigration and Customs Enforcement (ICE), poiché giunti illegalmente negli Usa.
cristo benedicente1Nella continua azione di contrasto che i Carabinieri del Tpc svolgono per impedire il traffico di beni d’arte trafugati e di reperti archeologici scavati illegalmente in comprensori italiani, le attività d’indagine svolte all’estero hanno una rilevanza fondamentale. La capacità di individuare e recuperare tali capolavori al di fuori dei confini nazionali, rappresenta un deterrente al commercio illegale di beni culturali italiani.

Il frammento di pittura di arte romana – valore intorno al mezzo milione di euro – risalente al XII secolo fu trafugato dalla cripta in località Marco Simone Vecchio a Guidonia il 6 novembre 1978. Le indagini hanno accertato che l’opera finì negli Stati Uniti dove fu acquistata da un privato che ovviamente ne ignorò la provenienza illecita frutto del furto. Una volta individuato l’oggetto d’arte sono state attivate tutte le procedure per bloccarlo e permettere il rimpatrio. Il proprietario quando ha saputo la storia dell’affresco ha acconsentito immediatamente al suo ritorno in Italia.

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