Sul posto è intervenuta la squadra di volontari guidati da Luca Santoni coadiuvato da Daniele Tomaselli.
Tra i rifiuti abbandonati sono stati trovati dei documenti che possono permettere alle guardie ambientali di risalire all’identità dei deturpatori. In questi casi ai trasgressori può arrivare una multa salata così come prevede il regolamento sulla gestione dei rifiuti.
Per quanto riguarda i resti del cinghiale secondo le guardie ecozoofile si tratterebbe di un caso di bracconaggio e sono state avviate indagini anche per risalire agli autori del gesto.
In concomitanza con i controlli sul territorio, l’amministrazione comunale – ed in particolare il sindaco Alessandro Palombi ed il delegato all’Ambiente Livio Agostini – sta portando avanti un progetto di videosorveglianza nei luoghi a maggior rischio di abbandono dei rifiuti.