Augusto Nucetelli, 50 anni, reo confesso per l’omicidio della moglie era molto conosciuto a Corcolle, il quartiere dove abitavano insieme al figlio 17enne da quando si erano sposati. Attivo nell’ottobe 2014 
durante le manifestazioni organizzate a Corcolle contro l’apertura di un nuovo centro d’accoglienza gestito dalla Domus Caritatis. Nell’ultima mobilitazione, la sera del 11 ottobre 2014, fu addirittura portato in commissariato insieme ad altre sei persone a seguito di alcune tensioni con gli agenti sulla Polense.
Accusato di omicidio volontario della moglie Susy, 51 anni, incontrata in quel bar, la sera di mercoledì armato di pistola, dopo che lo aveva lasciato da un mese, facendo ritorno a casa della madre insieme al figlio. Una tragedia che non trova pace per la famigia della vittima, e tra gli abitanti della zona che, chi più chi meno, li vedevano passare per le strade di Corcolle.
Anche se quello più noto era lui, tra le bevute al bar insieme agli amici e le feste organizzate dal comitato di quartire in cui partecipava con il furgone per la vendita dei panini, solitamente posizionato su via Prenestina, altezza Colle del Sole.
Ora c’è un ragazzo di soli 17 anni che deve fare i conti con la realtà. Il triste destino che gli ha lasciato questo assassino.
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