In seguito all’incontro del 19 maggio, presso gli uffici della Tekneco, UGL ha preso atto “Della impossibilità economica dichiarata dalla azienda per effetto di mancati pagamenti da parte del comune di Guidonia per una somma intorno ai 5 milioni di euro”, ne consegue l’apertura allo stato di agitazione e si richiede “Alla Prefettura di Roma l’apertura di un tavolo conciliatore, come previsto dalla legge 146/90, a cui si richiede espressamente la presenza del comune di Guidonia Montecelio”, scrive infine il Segretario Provinciale Federazione Igiene Ambientale Mauro Piconi.
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