Il viaggio “wild” di Daniele: in moto sulle Alpi e le Dolomiti, tra curve mozzafiato e natura selvaggia

Lo abbiamo incontrato proprio al ritorno dal suo ennesimo viaggio, stanco ma ancora emozionatissimo dopo 3000 km in 6 giorni in sella alla sua Kawasaki GTR 1040. Insieme alla compagna Federica e a un gruppo di amic,i Daniele è partito da Roma il 29 giugno e dopo aver raggiunto Livigno si è spostato a zig-zag  verso est lungo il confine alpino fino alle Dolomiti trentine, la Val Badia e le Tre Cime di Lavaredo. Tornato a casa il 5 luglio, ci ha raccontato tutti i dettagli di questo itinerario da non perdere.
IMG-20180707-WA0017Viaggiare leggeri e con la mente libera, essere consapevoli che non si va lì per fare confusione, ma per godersi la tranquillità e ritrovare se stessi. Per i motociclisti è importante la prudenza, perché sono strade pericolosissime e isolate, i soccorsi sono complicati e si mette a rischio la propria vita e quella degli altri , è pieno di pedoni e ciclisti. Per strada mi è anche capitato di riprendere qualche ragazzo che stava correndo troppo! Come diceva Fabrizio Meoni, pilota della Parigi-Dakar morto pochi anni fa, “il vero motociclista è colui che mentre va in moto è consapevole di essere invisibile”.
Un luogo da non perdere lungo il percorso?
Ce ne sono moltissimi: il passo dello Stelvio che per un motociclista è uno dei più belli del mondo. Poi ci sono le Tre Cime di Lavaredo e il Lago di Braies nelle dolomiti Trentine, vere e proprie cartoline con colori e paesaggi unici.  Una cosa molto curiosa è il Lago di Resia in Austria, dove la creazione di un lago artificiale ha sommerso un vecchio paesino e si vede il campanile spuntare dalle acque.
Ci consigli un luogo meno conosciuto da scoprire?
Un luogo impressionante sono i tunnel scavati dai militari italiani durante la prima guerra mondiale che si trovano a 3000 metri sulle Tre Cime di Lavaredo. Ci si arriva lasciando la moto al rifugio Oronzo e si prosegue a piedi per un tratto. Il silenzio e il significato di quel luogo fanno riflettere, ti vengono i brividi.
Un piatto da assaggiare?
Gli amanti della buona tavola avranno pane per i suoi denti, ci sono i “Canederli” trentini (polpette con speck funghi e ragù di cervo), i Pizzoccheri, una pasta con formaggi fusi di Alpeggio e la Polenta ai Finzerli (che sono i funghi che noi chiamiamo “chiodini” o “galletti”)

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di Elena Giovannini

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