Cave Guidonia – Consiglio Comunale, Barbet: “L’ordinanza non è una strada che possiamo percorrere”

 lippiello-060918-polizia  comune-guidonia-piazza-protesta-060918 Intanto nella piazza del Comune sono comparsi striscioni con scritte come: “2000 famiglie sul baratro”, “Il lavoro è dignità non è  carità”, “Giù le mani dalle cave”. Gli operai attendono, presenti sul posto imprenditori e forze dell’ordine.

 

PANORAMICA GENERALE DEL CONSIGLIO – Il primo a intervenire è stato il sindaco Michel Barbet, poi è intervenuto Filippo Lippiello presidente del centro per la valorizzazione del travertino romano. E’ stata poi la volta dei rappresentanti dei lavoratori e si è data poi la parola ai consiglieri dell’opposizione.

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barbet parla 060918-1 INIZIA IL CONSIGLIO, PARLA BARBET – Inizia a parlare il sindaco Michel Barbet ricordando i vari tavoli istituiti dall’insediamento della sua amministrazione per trovare soluzioni alle criticità della questione cave. Barbet ha evidenziato l’importanza del travertino per il territorio, ricordando che è una risorsa che ha bisogno di essere valorizzata e rilanciata. Il sindaco ha poi ricordato la data del 30 settembre decisa con la Regione Lazio per fissare l’accordo di programma commentando:  “Abbiamo cercato un modo per assicurare alle imprese di continuare il lavoro fino al 30. Non avevamo ancora un documento definitivo”. Barbet si dice soddisfatto perché nel tardo pomeriggio di ieri è arrivata la bozza dell’accordo inviata da Manzella (di cui abbiamo parlato qui), quindi prima dei tempi previsti.

 

lippiello audizione 060918 ORE 11:12 parla Filippo Lippiello, in rappresenza degli imprenditori del travertino romano, spiegando che si è andati in in vacanza consapevoli di aver intrapreso  “Un percorso di legalità, di controllo, di essere anche andati oltre a quello previsto dalle legge. Le imprese si sono rese disponibili e il 10 agosto con sorpresa, anche dell’amministrazione comunale secondo quanto dicono, non sapevano che gli uffici amministrativi al contempo avevano revocato l’autorizzazione della cava che era in valutazione di impatto ambientale. Ed era l’unica che ha presentato un progetto che era stato definito ‘buono’ proprio dal Comune”. “Oggi ci sono due attività estrattive chiuse, con sommatoria di 90 licenziamenti. Oggi un complesso industriale esiste perché ci sono attività interconnesse e se si iniziano a staccare dei pezzi, il distretto non ci sarà più”. “Questo palazzo è fatto di travertino, se il Colosseo è fatto di travertino, da qualche parte arriverà. Non possiamo fare finta di niente”. “Mettete in atto delle riforme che salvaguardino i posti di lavori”.

 

coltella guidonia 060918 ORE 11:39 PARLA COLTELLA, FILLEA CGIL RAPPRESENTANTE LAVORATORI – “Perché siamo sotto al Comune e non sotto all’azienda? Condividiamo un progetto che valorizzi, modifichi, il sistema estrattivo e produttivo di questo territorio perché continuare a estrarre travertino così come viene tirato fuori a me e a noi, non ci sta bene. Noi vogliamo che questo prodotto che fa parte di questa Regione e del mondo, venga identificato e valorizzato, commercializzato in questo territorio. Per questo abbiamo attivato, stimolato, favorito la creazione di tavoli che servissero ad arrivare a un progetto e dopo l’ennesima dimostrazione, stavolta di forza il 4 di aprile, che chiedeva di dare un nuovo assetto a questo territorio siamo riusciti ad attivare un percorso che portava in questa direzione. (…) Nel tavolo regionale che si era istituito per creare questo progetto, si è affrontata la criticità del contingente. Quindi si è creato un tavolo in Comune specifico per individuare un percorso per non espellere i lavoratori. Non significava che le aziende sarebbero diventate regolari improvvisamente ma si dava il tempo (…). Mi è stato detto ‘va bene così’ e si è andati in vacanza con questa consapevolezza”. Coltella spiega che non si può far finta che il Comune non abbia responsabilità per quel tavolo di discussione che era stato aperto per salvaguardare i posti di lavoro “Era un tavolo non apparecchiato per pranzo ma per salvaguardare i posti di lavoro”. Le soluzioni si sarebbero dovute “almeno cercare” secondo Coltella. “Come intende l’Amministrazione riparare all’errore formale?”. “Dovete eliminare gli effetti di quel provvedimento, una città è stata violentata rispetto al fatto che le famiglie rimangono senza lavoro. Sono scorato, dovete guardare in faccia le persone. C’è chi si arrabbia, c’è chi piange, c’è chi esagera ma dietro ci sono drammi veri di un territorio che non ha molte opportunità, le attività qui non sono così tante per portare tranquillità dentro una famiglia”. “I problemi li dovevano affrontare quelli prima di voi, lo so. Vi sto chiedendo di rimettere le condizioni a quando c’era un tavolo di discussione aperto. Non so se quel provvedimento sia giusto o sbagliato ma so che quel provvedimento determina licenziamenti. A luglio potevo fare qualcosa, oggi no. Quel qualcosa lo dovete fare voi perché è quello che la gente si aspetta”.

 

vernile feneal uil 060918VERMILE  FENEAL UIL, RAPPRESENTANTE LAVORATORI – “Chiediamo di stoppare il provvedimento (…) Lei ci ci ha sempre detto ‘piatto di pasta’, ma i piatti sono vuoti. I lavoratori si aspettano un atto di responsabilità, l’errore lo avete fatto voi. Avete sbagliato, assumetevi le responsabilità”.

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 MANCINI FILCA CISL 060918 MANCINI FILCA CISL, RAPPRESENTANTE LAVORATORI – “Vi siete chiesti dove ricollocare gli operai che sono qua fuori? Vi siete preoccupati di trovare lo strumento per dare dignità ai lavoratori? Non so lei sindaco ma io sento il peso della responsabilità”. “La priorità è la salvaguardia dei posti di lavoro”

 

 

 

 

BARBET RIPRENDE LA PAROLA, ORE 12:08 – “Ovvio che umanamente è difficile, oltre a questo, ho l’obbligo di trovare soluzioni. Dobbiamo trovare soluzioni. Ho già in calendario altri incontri per trovare soluzioni”.

di silvio 060918 DI SILVIO ore 12:12 – A nome di tutta l’opposizione Di Silvio, PD, presenta due strade:

–  chiede la sospensione del provvedimento che ha causato o potrebbe causare la crisi del settore estrattivo

– o la sfiducia al sindaco.

E sottolinea che il problema va risolto questa mattina oppure “Ce ne andiamo a casa”.

lomucio 060918CONSIGLIERE LOMUSCIO – “Gli operai stanno subendo le conseguenze, la gente domani non avrà il piatto di pasta. Queste persone sono le uniche che non hanno responsabilità (…) Mettiamoci seduti tutti e definiamo finalmente, e una volta per tutte, un programma sostenibile dal punto di vista legale, ambientale e occupazionale. Abbiamo gli strumenti. Facciamo in modo che questa situazione non degeneri”.

 

Anche il CONSIGLIERE VALERI chiede la ricollocazione dei lavoratori.

TORNA A PARLARE DI SILVIO – Di Silvio si rivolge al sindaco: “Manzella è stato veloce a rispondere al suo comunicato ma dalla Regione non possono rispondere alle decisioni di un sindaco e questo lei lo sa”. “Chi ha firmato il ricorso? Lei. I ricorsi passano tutti sotto la volontà del sindaco”. Di Silvio spera che il sindaco salga e proceda perché la mozione di sfiducia è l’ultima strada che vogliono intraprendere. Il consigliere parla di “accanimento” secondo Di Silvio chi si sta occupando della situazione cave “Sta giocando” e non si curerebbe della volontà popolare. “Lei è un amministratore di condominio o è il sindaco della terza città del Lazio?”.

 PARLA IL CONSIGLIERE PROIETTI – Il consigliere Proietti ringrazia le forze dell’ordine. “La stampa nazionale parla dei 50 profughi che non si trovano ma non si parla dei 50 lavoratori di Guidonia, ed è una vergogna”. Proietti ricorda il consiglio dell’11 aprile e aggiunge: “Consiglieri di maggioranza, è finito il tempo di Facebook, qui ci sono lavoratori che stanno perdendo il posto di lavoro”.

CACIONI 060918 CACIONI – “In un modo o nell’altro questa Amministrazione ha perso”

 

 

 

 

 

 

060918-1111 CONSIGLIERE DE SANTIS – “Amen, amen, amen” Inizia così il suo intervento perché “E’ quel che si dice dopo un De Profundis”.

 

 

 

 

 

AMMATURO 060918 CONSIGLIERE AMMATURO – “Oltre a essere lavoratori sono cittadini di questo territorio. E’ incomprensibile e mostruoso per tante maestranze e per le loro famiglie”. “Lei dichiarò di voler essere il sindaco di tutti, le ricordo che il rapporto coi cittadini è alla base”. Ammaturo sottolinea la volontà dell’opposizione unita.

 

 

 

CONSIGLIERE DE DOMINICIS – “Facciamo insieme questo un atto di responsabilità”.

ORE 16:35 – La sessione riprende. Si aggiunge un terzo emendamento letto da Cacioni.

santoboni 060918  PARLA SANTOBONI – Interviene Santoboni con una proposta di ordine al giorno a votazione e dichiara: “Alcuni punti sono simili a quelli esposti dalla minoranza”. Santoboni ricorda l’importanza di sempre del travertino, il pil del 3%, gli operai coinvolti e le concessioni scadute dal 2016 ad oggi. E aggiunge che è di fondamentale importanza trovare una sintesi tra il tutelare l’ambiente ma anche il posto di lavoro degli operai, e avendo tenuto conto di quanto dichiarato dalle organizzazioni sindacali, circa le difficoltà per i posti di lavoro. Santoboni aggiunge che  il consiglio comunale impegna il sindaco a mettere in atto ogni immediata attività amministrativa utile a verificare una eventuale sospensione dell’atto di revoca adottato“.

CONSIGLIERE GUGLIELMI – “Sindaco, lei è davanti a un bivio. Dobbiamo trovare una soluzione (…) Noi andremo avanti  con il nostro atto di indirizzo, non so a che gioco sta giocando Santoboni”.

CONSIGLIERE LOMUSCIO – Lomuscio, in merito alla mozione appena presentata dai consiglieri di maggioranza, commenta: “Non c’è alcun riferimento all’atto richiamato nel dispositivo” e chiede chiarezza. “Si parla di eventuale sospensione dell’atto di revoca, ci dovete dire se la volete sospendere o no”. E ancora: “Oggi si arriva alla sospensione o si è sancita la fine di questa amministrazione. L’eventuale oggi non ci può essere”.

CONSIGLIERE DI SILVIO – “E’ arrivato il momento di smetterla di giocare” dice Di Silvio rivolgendosi al sindaco. “Ci vogliono tre minuti a risolvere questo problema, a firmare un’ordinanza, le manca il coraggio di farlo. La mozione che avete presentato non dice niente”. “Mi incateno davanti alla porta se non firmate!”

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COCCHIARELLA PRESIDENTE COMMISSIONE AMBIENTE – Cocchiarella ricorda che all’insediamento della nuova amministrazione, uno dei primi problemi fu la questione lavoratori Tekneko “Era uguale a questo e lo abbiamo risolto perché ci sta a cuore il territorio”. “Il problema c’è dagli anni ’80 e non è mai stato risolto”. Cocchiarella ricorda che il risultato del non ritombamento “E’ sotto agli occhi di tutti”. Commenta l’eventuale richiesta delle dimissioni del sindaco da parte della minoranza così: “Siamo una compagine unita”. “Chi doveva controllare negli anni? Perché siamo arrivati a questo?”. “Stiamo cercando di fare questo a tutela della collettività. Una linea chiara fin dall’inizio”.

CACIONI – “Questa amministrazione l’attività delle cave non la vuole, in quattro giorni non siete stati in grado di dare una risposta coerente. Vi siete asserragliati per produrre un atto che non dice nulla”. “La piazza è arrabbiata perché la questione riguarda 2mila famiglie”. “Questa città è un morto, non c’è più spazio per niente, avete governato 14 giorni e questa città è in ginocchio”. “C’è assoluta incapacità di ponderare le conseguenze delle scelte che fate”. “Vi nascondete in quattro righe che non dicono niente, e il vostro indirizzo non lo dite”.

ORE 17:45 – SANTOBONI – “Io non ci sto a far passare me e la maggioranza come quelli che mandano a casa i lavoratori. Questa è una tragedia che stiamo cercando di evitare. Dire che con una firma si risolve il sistema è prendere in giro, non possiamo dare false speranze a persone a cui va il mio massimo rispetto”. “Non è una cava, è una filiera, si prendono sassi e si portano da altre parti, non vogliamo questo e lo diciamo da una vita”. “Il bubbone che è scoppiato oggi, e tutti lo sapevano che sarebbe successo”. “Ci viene chiesto di sospendere gli atti emessi e da emettere, ma come si fa?”. “Qualcuno di voi ha dato risalto alle altre emergenze del territorio?” E paragona Guidonia a un “Pronto Soccorso” dove tutto va risolto con emergenza. “Stiamo lavorando affinché le emergenze non ci siano più. Voglio risolvere il problema ma non illudete le persone che con una firmetta si salva il posto di lavoro. Le organizzazioni sindacali hanno giudicato l’atto corretto. Chi è che non la vuole questa sospensione? Il sindaco, ogni amministratore, non ha nulla contro i lavoratori. Il settore estrattivo è da riformare”. “Non smetterò un minuto di pensare a come risolvere il problema”. Secondo Santoboni se va in porto il programma con la Regione la mozione che la minoranza chiede di firmare non servirà più.

AMMATURO – COCCHIARELLA BAGARRE – Ammaturo si scaglia contro i 5S parlando di bugie, “Hanno chiamato il travertino ‘sassi’, vergognatevi! E’ una cosa assurda. Perché avete paura della gente? Cocchiare’, tu sei disoccupato come diavolo fai a parla’ de lavoro se la tua unica occupazione è fa il politico e il consigliere, tu non sai cosa significa il lavoro, il sudore, i figli a casa, tu non lo sai. Lasciare l’affetto alle 6 di mattina!”. Cocchiarella risponde “Io ho lavorato”.

 ORE 18:50 – GUGLIEMI CHIEDE DOVE SIA FINITO IL SINDACO, al momento non si sa. A breve ci sarà una sospensione di dieci minuti per capirlo.

ORE 19:00 – Il Sindaco è tornato.

ORE 19:06 BARBET: “Stiamo lavorando fattivamente per una ordinanza di sospensione“.

Apertura di Barbet per la revoca “E’ una soluzione concreta, ha dei tempi da rispettare”.

– sospensione – 

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ORE 22:25La seduta riprende.  Si procede con le dichiarazioni di voto.

DI SILVIO – Di Silvio: “Ci auguriamo che dopo tutte queste ore abbiate trovato soluzioni valide e siate favorevoli alla nostra proposta”.

SANTOBONI – Santoboni: “Come ho detto nell’intervento precedente, la mozione presentata dai consiglieri di minoranza ha vizi gravi che ne precludono l’efficacia. Votiamo contrari”.

VOTAZIONE ALLA PRIMA MOZIONE – Favorevoli 8, contrari 14, astenuti nessuno.

Guglielmi: “Domani formalizzeremo le richieste di dimissioni del sindaco”.

IL SINDACO BARBET: “Volevo fare una precisazione, ho detto in un intervento precedente che si stava lavorando a una ordinanza. Abbiamo avuto contatto diretto con la Prefettura e purtroppo non è una strada percorribile. L’ordinanza non è lo strumento che possiamo usare”.

SI CONCLUDE IL CONSIGLIO – Di fatto non si può percorrere la via dell’ordinanza che avrebbe sospeso la revoca della cava attualmente chiusa, secondo quanto ha spiegato il Primo Cittadino, dopo il colloquio con la Prefettura. Termina così il consiglio comunale straordinario, domani la minoranza procederà nella via che oggi ha tracciato come opzione ultima: la mozione per richiedere le dimissioni del sindaco. 

 

 

 

 

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