Madonna delle Rose – Il sindaco Benedetti: “L’Università disponibile a soluzioni conciliative”

Sono giorni decisivi per la vicenda Madonna delle Rose e il maxi risarcimento cui è stato condannato il comune di Mentana. Martedì 18 febbraio il consiglio di amministrazione dell’Università si è riunito – per un’assemblea convocata da tempo – per la comunicazione dell’esito favorevole della causa giudiziaria con il comune di Mentana. Lunedì 17 febbraio il sindaco Marco Benedetti è stato ricevuto all’Università e oggi, mercoledì 19 febbraio, ha riferito l’esito dell’incontro alla riunione dei capigruppo consiliari.

“Il direttore generale dell’università, dottoressa Simonetta Ranalli, ha ovviamente ribadito l’esecutività della sentenza, seppur si sia mostrata disponibile a soluzioni conciliative che non penalizzino la posizione de La Sapienza – ha scritto il primo cittadino su Facebook – Ho quindi richiesto un nuovo incontro al Ministero degli Interni per poter discutere delle azioni che possono essere intraprese nel rispetto della posizione dell’università. Nei prossimi giorni terrò l’incontro con le rappresentanze politiche dei partiti del territorio, per confrontarmi anche con loro prima di ulteriori incontri istituzionali col ministero e con l’università”.

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La settimana precedente altro incontro c’era stato tra il sindaco di Fonte Nuova Piero Presutti e il direttore generale per parlare soprattutto della parte di sviluppo urbanistico.

In questi giorni sono stati intavolati ragionamenti e riprese trattative che erano ferme da un paio di anni. Infatti il comune di Fonte Nuova aveva quasi trovato un accordo – a parole – per una soluzione che prevedeva il dimezzamento del debito da 12 a 6 milioni di euro, con il pagamento da parte del comune di Fonte Nuova della metà della quota in cubatura da dare all’Università che altrimenti avrebbe il terreno e l’edificio vincolati a uso sanitario. Un bel macigno visto che da tempo ormai è chiara l’intenzione di monetizzare e non investire nella struttura.

Tutte intenzioni della vigilia, che oggi potrebbero essere cambiate dopo la sentenza di Cassazione che gira il coltello dalla parte del manico per l’Università. Inoltre è tutta da verificare l’intenzione collaborativa del comune di Fonte Nuova che dovrebbe pagare una sua quota che sembra sacrosanta visto che l’immobile ricade nel suo territorio, ma che al momento non sembra costretto per legge.

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Intanto lo scorso 13 febbraio il consiglio comunale di Mentana si è riunito per discutere la vicenda che si teme possa portare nuovamente l’ente in dissesto finanziario. È stata approvata la proposta del Pd di un consiglio comunale congiunto con Fonte Nuova.

Il sindaco Marco Benedetti ha fatto capire che c’è volontà di portare avanti una trattativa con La Sapienza e illustrato anche le indicazioni date dall’avvocato Palermo, difensore al quale il comune di Mentana aveva affidato il ricorso, che in una relazione ha spiegato la possibilità di un ricorso per revocazione visto che il comune di Mentana non ha mai avuto il possesso dell’immobile.

Alla fine il consiglio comunale ha dato mandato il sindaco di proseguire la trattativa, ma l’opposizione si è astenuta nonostante le dichiarazioni di voler collaborare alla vigilia, per far intendere che questo mandato non è “in bianco”.

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