MONTEROTONDO – Tre arresti dei carabinieri in poche ore

Uno rimanda all'indagine denominata “Pincetto”, che portò alla eradicazione di due gruppi criminali che operavano sul territorio: l’uno costituito da giovani ragazzi dediti allo spaccio di stupefacenti nel centro storico del capoluogo eretino, l’altro da 3 cittadini albanesi e un cittadino romeno che portavano cocaina a “domicilio” a Monterotondo e Mentana

Nelle ultime ore, i Carabinieri di Monterotondo hanno arrestato tre persone in esecuzione di provvedimenti dell’autorità giudiziaria.

I Carabinieri della Stazione di Monterotondo, su disposizione del Tribunale di Tivoli, hanno arrestato un 32enne di origine albanese che dovrà scontare presso la propria abitazione la pena residua di 2 anni e 1 mese di reclusione. Il giovane venne arrestato in flagranza di reato insieme a un connazionale per spaccio di cocaina nel dicembre del 2017 dai Carabinieri della Sezione Operativa di Monterotondo. L’arresto fu uno dei tanti riscontri effettuati dai Carabinieri nell’ambito dell’indagine denominata “Pincetto”, che portò alla eradicazione di due gruppi criminali che operavano sul territorio: l’uno costituito da giovani ragazzi dediti allo spaccio di stupefacenti nel centro storico del capoluogo eretino, l’altro da 3 cittadini albanesi e un cittadino romeno che portavano cocaina a “domicilio” a Monterotondo e Mentana. L’indagine si concluse nel febbraio del 2019 con l’esecuzione di 10 misure cautelari personali emesse dal G.I.P. di Tivoli nei confronti di altrettanti indagati (compreso l’odierno arrestato) e il sequestro di ingenti quantità di cocaina ecstasy e hashish.

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Sempre i Carabinieri della Stazione di Monterotondo hanno eseguito un aggravamento di misura nei confronti di un 37enne del posto, tradotto presso il carcere di Regina Coeli. L’uomo, già agli arresti domiciliari per reati inerenti allo spaccio di sostanze stupefacenti, aveva violato le prescrizioni non facendosi trovare dai Carabinieri presso la propria abitazione durante i quotidiani controlli delle persone sottoposte agli arresti domiciliari.

A seguito di tali violazioni, quindi, il GIP del Tribunale di Roma ha sostituito la misura degli arresti domiciliari con quella della custodia cautelare in carcere e così per il giovane si sono aperte le porte del carcere.

Infine, un 69enne di Monterotondo è stato condannato alla pena residua di 2 mesi di reclusione per appropriazione indebita commessa nel gennaio 2012. Così i Carabinieri della locale Stazione lo hanno arrestato e lo hanno condotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari come disposto dal Tribunale di Tivoli.

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