Stati Generali dell’economia: potere alla creatività

Si sono conclusi a Villa Pamphili gli incontri tra Governo e parti sociali per definire il rilancio del Paese

Quali sono stati i risultati “concreti” degli Stati Generali
dell’economia in una decina di giorni di incontri tra Governo e
parti sociali? Difficile dirlo davvero. Sì, forse (è allo studio), il
taglio dell’Iva, per dare una spinta ai consumi che sono ancora al
palo, ma è una manovra costosa, costosissima, per cui c’è da
pensarci bene. Insomma, dopo aver ascoltato le diverse categorie
che rappresentano il tessuto produttivo del Paese, a parte i
politici di opposizione, bisogna affidarsi alla “creatività”, ovvero
una serie di soluzioni per reinventare il nostro modello di
sviluppo, ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte al
termine dei lavori. Cioè? Programmi per un’Italia più inclusiva e
dunque bisogna concentrarsi a modernizzarla davvero, puntando
sulla digitalizzazione, la sostenibilità e la transizione energetica
(più che un accenno alla fondamentale energia circolare), in una
visione 4.0 di imprese e società.
Insomma, altri giorni di dibattiti e parole (che, per carità, sono
sempre più che utili), per definire il piano di rilancio con progetti
precisi, da presentare a settembre, così da accedere ai fondi del
recovery plan. Perché, da ricordare sempre, senza un disegno
chiaro per gli investimenti, l’Europa i soldi non ce li dà.
L’impressione vera? Che davanti al caldo d’estate, il Governo sia
già andato in vacanza, rimandando le decisioni vere dopo il 31
agosto.

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