Serd a via Tiburtina, no del sindaco Proietti

“Mancherebbe la tutela dell’incolumità degli assistiti e della loro privacy”

Il sindaco Giuseppe Proietti interviene sulla richiesta della Asl Roma 5 di trasferire il Serd (servizio per le dipendenze patologiche) nella palazzina di via Tiburtina, attuale sede della Guardia di finanza, che da lì si sposterà in un’altra collocazione dal 1 aprile.

«In relazione all’ipotizzato trasferimento del Serd da parte della Asl Roma 5 in via Nazionale Tiburtina, l’amministrazione comunale di Tivoli ribadisce l’inopportunità e l’impossibilità di allocare il servizio in quell’edificio, come ho già avuto modo di dire personalmente, in occasione di un colloquio privato, al direttore della Asl Giorgio Giulio Santonocito. Per la sua particolare posizione, porre in quel palazzo un servizio tanto delicato e complesso, che assiste circa 1.500 persone provenienti da Tivoli e dal Comune di Guidonia, comporterebbe un rischio per l’incolumità dei pazienti – che non vedrebbero inoltre rispettata la loro privacy – e per motivi di ordine pubblico. Ho già esplicitato le motivazioni di questa inopportunità in una lettera inviata al direttore Santonocito venerdì scorso, in risposta alla richiesta della Asl Roma 5 di cambio di destinazione d’uso dell’immobile. Il quale, sottolineo, si trova all’ingresso della città, meta ogni anno di circa ottocentomila visitatori dei suoi monumenti, lambito dal percorso pedonale che collega Villa Adriana e Villa d’Este, in un punto nel quale transitano, nelle ore di massimo traffico, secondo i dati forniti dal settore Urbanistica, sino a duemila auto l’ora. Inoltre, per entrare nell’edificio, si è obbligati a dividere un passaggio comune con una struttura che ospiterà una residenza per anziani e per la quale stanno per partire i lavori già autorizzati».

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«Non riteniamo dunque», prosegue in sindaco, «l’edificio di via Tiburtina, porta d’ingresso al centro urbano, compatibile con il Serd, come d’altra parte già espresso dal Consiglio comunale di Tivoli nel 2006, quando votò all’unanimità un ordine del giorno nel quale veniva chiesto di dislocare il servizio – sino a quel momento ospitato all’interno del distretto sanitario con grandi disagi per i residenti, che chiedevano l’intervento delle forze dell’ordine per affrontare i frequenti episodi di microcriminalità – fuori dal centro abitato. Fu in quell’occasione, infatti, che il Serd venne spostato al di fuori del centro abitato e poi all’interno del compound sanitario dell’ “Italian hospital group”, fra Tivoli e Guidonia. Il direttore Santonocito ha condiviso le mie preoccupazioni, in particolare rivolte ai pazienti, che prima di ogni cosa devono essere protetti in una fase molto delicata della loro vita; preoccupazioni manifestate anche dai responsabili delle forze dell’ordine».

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Nella lettera indirizzata al direttore generale, il sindaco ricorda anche che «la stessa Asl Roma 5, in una sua determinazione del 2019 evidenziò – molto opportunamente – in riferimento agli spazi messi a disposizione nel compound sanitario del polo ospedaliero tiburtino, che non si ravvisava “l’opportunità di procedere al trasferimento del Serd, in quanto i locali individuati sono afferenti alla scuola infermieri e, inoltre, non sarebbe garantita la tutela della privacy degli utenti”. Privacy che non verrebbe tutelata nemmeno insediando il servizio Serd nell’immobile di via Tiburtina, in quanto l’accesso e la sosta degli assistiti avverrebbero in mezzo alla strada Nazionale Tiburtina».

 

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