Borseggiatrice incinta picchiata in metro: rubava poco

Due rom incastrati da un video su “Welcome To Favelas”. La donna deve scontare 19 anni e ora è sotto protezione

L’hanno pestata in metro davanti a centinaia di persone, ma ad incastrarli è stato un passeggero che ha filmato la scena postando il filmato su “Welcome to Favelas”.

Così ieri, sabato 20 aprile, la Polizia ha arrestato Sacir Sejdic e Sabira Sejdic, fratello e sorella di 20 e 24 anni, sospettati di far parte della banda di rom che due settimane fa ha aggredito Meri Secic, la 39enne croata, incinta all’ottavo mese, nota alle forze dell’ordine come specialista nei furti con destrezza ai danni di passeggeri e turisti.

Fratello e sorella di etnia rom, residenti nel campo di Castel Romano, sulla Pontina, sono accusati di estorsione e rapina aggravata in concorso con una terza persona attivamente ricercata.

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Il fatto risale alle ore 17 di venerdì 5 aprile ed è avvenuto sulla metro B, alla fermata della stazione di Roma Termini.

In un video diffuso da “Welcome To Favelas” si vedono tre persone aggredire con calci e pugni Meri Secic, all’ottavo mese di gravidanza, quasi incuranti delle centinaia di persone presenti.

Sotto i colpi degli aggressori la 39enne urla, molti passeggeri fuggono mentre uno di essi riprende la scena col cellulare. Soltanto a quel punto la banda di rom fugge via.

Ma il video farà il giro del web e sarà acquisito dalla Polizia che proprio grazie a quelle immagini ieri ha fermato e condotto in carcere Sacir Sejdic e Sabira Sejdic.

Trasportata al Policlinico Umberto I, Meri Secic è stata fatta partorire d’urgenza con un cesareo, quindi dimessa e ospitata in una struttura protetta.

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Dal letto dell’ospedale la donna ha denunciato ai poliziotti mandanti ed esecutori del pestaggio, spiegando le ragioni di tanta violenza.

Secondo la sua versione, l’aggressione sarebbe avvenuta perché Sacir Sejdic e Sabira Sejdic pretendevano da lei circa mille euro al giorno, come saldo per i furti che doveva consumare a Roma.

Nel 2017 Meri Secic era già stata arrestata a Milano perché doveva scontare 19 anni di carcere per furto. Tuttavia la pena era stata sospesa più volte a causa delle precedenti gravidanze.

Ora è sotto protezione per aver denunciato il racket dei borseggi nella Capitale.

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