Terremoto. L’Aquila ricorda le vittime  

Oggi, 309 rintocchi delle campane hanno ricordato le 309 vittime del sisma

Sono trascorsi dodici anni dalla tragica notte quando una forte scossa di terremoto, preceduta da diverse scosse nei mesi precedenti porta morte e distruzione nel capoluogo abruzzese e nelle aree confinanti. La scossa, con epicentro ad ovest è avvertita in gran parte del Centro Italia e viene seguita da altri eventi sismici. Storicamente la città e la sua provincia è stata interessata da diversi terremoti. Tra i tanti ricordiamo gli eventi sismici del 1349, del 1461, del 1703, del 1915 e per ultimo del 2016. Il terremoto del 2009,  ha provocato danni anche al di fuori della provincia dell’Aquila. Il numero definitivo è di 309 morti, circa 1600 feriti di cui 200 gravissimi ricoverati negli ospedali di Teramo, Avezzano, Chieti, Pescara, Ancona, Roma, Rieti, Foligno e Terni, circa 65.000 gli sfollati, alloggiati momentaneamente in tendopoli, auto, alberghi lungo la costa adriatica. Oggi, 309 rintocchi delle campane hanno ricordato le 309 vittime del sisma del 6 aprile 2009, seguito dall’accensione di un simbolico braciere da parte di un vigile del fuoco, posizionato davanti alla Chiesa di Santa Maria del Suffragio, e sempre da Piazza Duomo, cuore del centro storico ed esempio di una ricostruzione efficace, un fascio di luce ha puntato verso il cielo.

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